Problema acqua: Un conto è parlarne, un conto è realizzare le cose.
Strumentalizzare un’emergenza come quella idrica che sta affliggendo la città di Ragusa, con interventi che, al solito, sono solo di mera critica, non è altro che un’operazione vecchia, vecchissima di sciacallaggio politico. Una vergogna rispetto ai bisogni dei cittadini che di certo sono stufi di ascoltare gli interventi ad effetto, come nelle ultime settimane, cui ci ha cercato di abituare il movimento di Grillo, solo per un po’ di visibilità. Sul problema dell’acqua l’Amministrazione Dipasquale non ha certo dormito, come vorrebbero adesso far credere i grilli a cui, almeno come candidati assessori, si sono aggiunti anche navigati politici candidati più volte ma mai eletti. E almeno queste stesse persone che adesso si candidano come alternativa, dove erano quando nel 2006 Marina di Ragusa era afflitta dal problema dei nitrati? Hanno dimenticato che l’acqua non era più potabile e l’Amministrazione intervenne con una serie di provvedimenti, con l’invio di autobotti e con un’azione congiunta che ha visto il Comune adoperarsi assieme all’Asp, al Genio Civile facendo fronte a quell’emergenza. A Ragusa il problema idrico si è presentato nel 2010 con un inquinamento molto forte nelle sorgenti Oro e Misericordia a causa di valori di ammoniaca molto alti. Inquinamento di carattere fecale, si accertò dopo, che ha portato nuovamente il Comune ad attivarsi opportunamente fino a quando è intervenuta la magistratura e con essa anche il Nas, l’ufficio veterinario dell’Asp. Adesso la nuova fase dell’inquinamento, di cui non ha di certo responsabilità la Pubblica Amministrazione, che ha sempre fatto quel che poteva fare secondo le proprie competenze. Ecco perché il nuovo intervento del Movimento 5 Stelle sa solo di demagogia e populismo a buon mercato. Ne prendiamo atto perché evidentemente hanno iniziato la campagna elettorale con proclami di scarsa utilità. Non ci sono proposte concrete ma solo proclami generici simili a quelli di cui, a livello nazionale, i cittadini italiani hanno già imparato a conoscerne l’inutilità. Arrivano anche a parlare del biogas. Un’ipotesi già ben nota all’Amministrazione Dipasquale che già in passato ha avuto modo di confrontarsi con investitori privati che si sono presentati al Comune. A loro abbiamo aperto le porte ma non avendo loro stessi ottenuto i finanziamenti regionali o statali, non hanno potuto portare avanti il proprio investimento. E fino ad ora non ci risultano domande di investitori privati del biogas presentate al Comune. Perchè un conto è parlarne, un conto è realizzare le cose. Piuttosto noi ringraziamo il Governo regionale per il finanziamento che ha concesso con rapidità al Comune di Ragusa, così come ringraziamo il prefetto, il commissario dell’Asp, il commissario del Comune che hanno lavorato in sinergia per cercare di dare soluzione al problema. E se a breve, come ci si augura, la questione verrà risolta, lo si deve ai fatti e non alle parole. E’ assai facile protestare, il problema è assumersi le proprie responsabilità. E certi movimenti ci hanno già fatto vedere come operano. Piuttosto che lavorare e fare un governo nazionale che rappresenti il cambiamento richiesto dai cittadini con il voto così grande verso questo nuovo partito, hanno preferito mettere la testa sotto la sabbia come fanno gli struzzi.
Sono d’accordo: “interventi che, al solito, sono solo di mera critica, non è altro che un’operazione vecchia, vecchissima di sciacallaggio politico”.
Ma almeno i grillini non fanno i giornalisti…
Come dite voi il problema idrico esiste da tanto tempo, infatti mia madre nel 2010 grazie a tutto questo si è beccata la legionella, ma il vostro grande e bravo sindaco con tutta l’amministrazione comunale non ha saputo fare nulla, anzi si sono nascosti sotto terra come gli struzzi per nascondere il problema invece di risolverlo.
Visto il bell’articolo, evidentemente abbiamo colpito nel segno, nell’interesse dei bisogni della città.
E’ interessante notare l’evoluzione di questa testata: ormai i commenti di “Territorio” sono a firma della redazione ma daltronde quando si tratta di screditare il Movimento 5 Stelle tutto è concesso. Fa riflettere inoltre la presenza di una critica ad un comunicato che non viene tuttavia pubblicato.
per l’ ennesima volta mi ripeto….un bel depuratore ad osmosi e risolverebbe tutti i problemi, le solite chiacchere politiche sono inutili…..
Non so chi scrive la nota, se il sig. Di Pasquale o territorio. Ma vorrei far rilevare, in quanto ” politico navigato ma mai eletto” ma senza alcuna tessere di partito o appartenenza a clan locali, che gli impianti di biogas non si avvalgono di contributi nazionali o regionali in conto capitale , ma funzionano con la tariffa onnicomprensiva da almeno quattro anni per cui l’impianto parte se ci sono i materiali disponibili, quindi dire che l’impianto di biogas non è partito per mancanza di contributi è falso. Per la precisione. Sull’impegno dell’amministrazione a risolvere sin dal 2010 l’inquinamento dell’acqua ci sarebbe molto da dire, non fosse altro che si è cercato di tenere nascosta la situazione tanto da minacciare di querela il sottoscritto perchè aveva denunciato l’inquinamento delle sorgenti. Oggi le indagini sono rivolte anche verso chi aveva degli obblighi di tutela della salute pubblica e di tutela dell’ambiente.
Infine vorrei ricordare che sono almeno 15-20 anni che legambiente insieme ad altre associazioni e geologi denuncia il rischio di inquinamento da nitrati e da acqua marina dei pozzi sulla fascia costiera derivante dalle coltivazioni in serra. Ma nessuno, neanche il sig. Di Pasquale insieme agli altri sindaci precedenti si è mosso a cercare di mitigare il rischio ed evitare che ciò che è poi successo si verificasse. L’intervento con il denitrificatore ai cittadini costa 15 € a famiglia l’anno. Purtroppo occorre registrare che non esiste una cultura della prevenzione, tanto i danni li pagano sempre i cittadini.