14.476 euro in 5 anni!
E’ chiaro che la vicenda della richiesta di rivio a giudizio da parte degli inquirenti per il prof. Licitra responsabile del Corfilac ha creato un certo subbuglio negli ambienti economici, sociali e politici della provincia di Ragusa. Licitra infatti è considerato un luminare nel settore caseario e il suo centro di ricerca è visitato da gente proveniente da tutto il mondo che esprime meraviglia quando,, ad esempio partecipa ad una degustazione nella nuova cacioteca. Tutti i giornali hanno riportato con grande enfasi la notizia ed oggi arriva una nota dei due avvocati del presidente del Corfilac, Luigi Piccione e Bartolo Iacono, che dicono: Con riferimento alla notizia diffusa ieri dalla stampa della richiesta di rinvio a giudizio del Prof. Licitra, precisiamo, che i pretesi fatti oggetto della richiesta sono quelli ricostruiti unilateralmente e senza contraddittorio da una parte processuale quale è l’accusa e che per la prima volta saranno vagliati da un Giudice, nella dialettica tra le parti, all’udienza preliminare del 13 febbraio prossimo. Nei prossimi giorni depositeremo un corposo fascicolo contenente gli atti delle indagini difensive e tutti i documenti necessari a dimostrare non solo l’assoluta infondatezza di ogni singola accusa, ma anche la limpida correttezza nella gestione delle risorse da parte del Consorzio. Tale correttezza è inoltre incontrovertibile nelle procedure pubbliche adottate per le assunzioni avvenute secondo quanto previsto dalla legge e sulla base della natura giuridica del Consorzio, e all’esito di un complesso procedimento amministrativo. E’ appena il caso di ricordare che l’imputazione riguarderebbe spese effettuate dal CoRFiLaC per un totale di euro 14.476 in 5 anni, (2005-2009) pari allo 0,06% del budget gestito dal Consorzio, e comunque tutte afferenti, per come dettagliatamente documentato e provato, all’acquisto di beni e servizi assunti in carico dal Consorzio stesso e connessi esclusivamente agli scopi dell’Ente. Pertanto confidiamo nel sereno apprezzamento degli organi giudicanti. Insomma il tutto, se è come dicono gli avvocati, si concentra su una spesa totale di 14.000 euro in 5 anni. Non sappiamo cosa dire. Siamo certi che la vicenda sarà gestita nel modo giusto da ambe due le parti per ridare fiducia alle persone e all’ambiente interessato