La Giornata mondiale delle api
Si celebra il 20 maggio di ogni anno, ed è volta a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza degli impollinatori, sulle minacce che affrontano e sul loro contributo allo sviluppo sostenibile. Le api e tutti gli altri impollinatori, come farfalle, vespe, pipistrelli e colibrì, consentono infatti a moltissime piante di riprodursi, rendendo possibile la produzione e il successivo consumo di numerose colture alimentari. Per tale motivo, la moria di api – dovuta a molteplici fattori, non ultimo i cambiamenti climatici – ha conseguenze dirette sull’ecosistema e sulla sopravvivenza umana. Al fine di comprendere il ruolo cruciale delle api e degli impollinatori per l’intero ecosistema, vita umana compresa abbiamo ripreso un articolo sul giornale on line “Interris che ha realizzato un’intervista a Franco Ferroni di WWF Italia: Sono circa un migliaio le specie di api presenti in Italia (944 le specie censite). Quelle più note sono le quattro sottospecie di Apis mellifera (l’Ape da miele) di cui due endemiche per l’Italia (L’Apis mellifera ligustica e Apis mellifera sicula). La famiglia di cui fanno parte le api, Apoidea , è molto vasta e raggruppa quasi 20mila specie a livello mondiale, 2.000 circa in Europa. Molte delle quali sono solitarie, vale a dire che non hanno il comportamento sociale gregario come quello delle api da miele. Ma ciò nonostante sono tutte fondamentali per l’impollinazione, da cui dipende l’intero ecosistema”. Ma perché è così importante il ruolo delle api nell’ecosistema? le api sono i principali impollinatori. In Europa, infatti, gli impollinatori sono prevalentemente insetti, api, farfalle e sirfidi; ma ci sono anche alcuni coleotteri e le vespe. L’ape da miele (Apis mellifera) è la specie più conosciuta, utilizzata dagli apicoltori per la produzione di miele e altri prodotti quali il propoli, la pappa reale e la cera. Le api, grazie all’impollinazione, sono essenziali per la riproduzione delle piante perché contribuiscono alla riproduzione di oltre l’80% delle specie di piante selvatiche provviste di fiori e capaci di formare frutti (angiosperme) nel mondo. E’ interessante evidenziare il fatto che questo servizio ecosistemico si è co-evoluto, cioè le api hanno imparato a svolgere l’impollinazione durante l’evoluzione delle piante, con un ruolo cruciale nel mantenimento della biodiversità. Questo significa che senza l’impollinazione noi rischieremmo di perdere la maggior parte della flora a livello mondiale, perché oggi gran parte delle piante che sono presenti sul nostro pianeta sono piante con fiore che necessitano dell’impollinazione da parte degli insetti o altri impollinatori. Ma anche i mammiferi o gli uccelli come i pipistrelli tropicali o i colibrì sono impollinatori”.