Ragusa ha poche strade in pianura ma….
Andare in bici a Ragusa non è proprio facile. A meno che non sei uno scalatore alla Pantani.
Sarebbe davvero interessante lanciare una gara ciclistica che preveda la cronoscalata partendo dalla stazione di di Ibla fino a ai Salesiani. Non dico che è lo Stelvio o la cima Coppi ma certo è dura.
Tanto è vero che in città non si vedono, come a Parma o Pavia, le signore con la borsa della spessa che pedalano tranquillamente per andare al mercato ma piuttosto ciclisti, più che dilettanti, bardati come “girini” con magliette sponsorizzate dalla carrozzeria della zona artigianale. Ma come dice il sindaco, Peppe Cassì, l’obiettivo a cui tendono sempre più l’Europa e l’Italia è di favorire la
mobilità alternativa, dolce e sostenibile anche nei territori con pendenze ( sfruttando le nuove tecnologie affinché i cittadini possano spostarsi in modo salutare e nel rispetto dell’ambiente).
E non si può fare a meno di plaudire a questa nuova avventura che ha fruttato un altro finanziamento ma si potrebbe anche pensare a migliorare l’asfalto in diverse vie cittadine nell’ottica di farle percorere da ciclisti. Intanto la notizia è che nel cluster 3 (riservato ai Comuni da 50.001 a 300.000 abitanti) del bando “Bici in Comune”, promosso dal Ministro per lo Sport e i Giovani, con il supporto del Dipartimento per lo Sport e dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani, il
progetto ragusano è risultato al 14mo posto tra i 65 comuni con progetti idonei (di cui 26
ammessi a finanziamento) ottenendo un finanziamento per un progetto da 112.000
euro (di cui € 22.600€ di cofinanziamento comunale). Ecco cosa faremo”.
“Il progetto – afferma l’assessore allo Sport, Simone Digrandi è sviluppato in diversi interventi:
– un collegamento ciclabile in via Napoleone Colajanni, sul versante di carreggiata
opposto a quello che corre lungo la ferrovia, ove realizzeremo una pista ciclabile che
unisce il luogo del mercato rionale del sabato, due impianti sportivi, una villetta, e la
futura stazione della metropolitana di superficie, considerando anche la vicinanza
con la scuola Stesicoro;
– migliorie per la ciclabile di Marina per quanto riguarda segnaletica e
illuminazione;
– l’installazione su percorsi esistenti di stazioni di assistenza, con colonnina di
ricarica per e-bike, colonnina per la riparazione delle bici, connessione con punti di
ristoro e numeri di assistenza, così come suggerito da alcuni cittadini appassionati di
ciclismo;
– la tracciatura e digitalizzazione di percorsi cicloturistici tematici (sul portale
ragusawelcome.com e su specifici applicativi saranno indicati dei percorsi cicloturistici alla portata di ciclisti esperti ma anche di chi usa bici elettriche, in cui
saranno indicati punti di interesse ma anche servizi);
– un ampio piano di marketing sul cicloturismo, sulla scia della doppia recente
partecipazione alla Fiera del Cicloturismo di Bologna;
– l’organizzazione di iniziative pubbliche e potenziamento degli eventi cicloturistici
già esistenti per promuovere l’utilizzo della bici e la sicurezza stradale, con anche
eventi dedicati alle scuole con la collaborazione dell’Assessorato all’Istruzione.
Sostenere la ciclomobilità vuol dire favorire uno stile di vita sano e il rispetto per
l’ambiente. Siamo inoltre convinti che un approccio integrato e ben strutturato possa
trasformare ancora di più il nostro territorio in una meta ideale per il cicloturismo,
creando un flusso continuo di visitatori interessati a vivere esperienze autentiche.