Ricorso al Tar
Il consigliere comunale Genovese, presidente del Consiglio comunale di Ispica, essendo legittimato a occuparsi della questione volendo difendere l’esercizio dei diritti/poteri che gli sono riconosciuti ha deciso di ricorrere al Tar per l’impugnazione, previa sospensione ovvero adozione delle opportune misure cautelari, del Decreto Presidente della Regione Siciliana, 13 febbraio 2025, n. 512/GAB, con il quale sono state indette «per il giorno di domenica 27 aprile 2025 … le elezioni dei Presidenti e dei Consigli dei liberi Consorzi comunali di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani nonché dei Consigli Metropolitani di Palermo, Catania e
Messina. Infatti dice Genovese, la Regione siciliana prosegue a mezzo di rinvii delle elezioni e della “promessa”
di una riforma, che sia però “avallata” dallo Stato. Alla fine il Decreto Presidente della Regione 13 febbraio 2025, n. 512/GAB ha indetto «per il giorno di domenica 27 aprile 2025 … le elezioni dei Presidenti e dei Consigli
dei liberi Consorzi comunali di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani
nonché dei Consigli Metropolitani di Palermo, Catania e Messina», doc. 1.
Il sig. Genovese impugna tale atto e chiede – sulle orme di Cass. n. 12060/2013 e della giurisprudenza costituzionale citata –che sia sollevata questione di legittimità costituzionale della normativa di base.
La questione poi diventa molto tecnica ma a chi vi scrive sembra palese una illegittimità nella parte in
cui prevede che il Presidente del Libero consorzio possa essere eletto solo tra i sindaci per violazione del parametro costituzionale già invocato. Inoltre c’è il problema del futuro presidente che giocoforza sarà un sindaco in contrasto co le leggi che proibiscono il cumulo delle cariche. Insomma il prof Agatino Cariola, illustre giurista, ha stilato questo ricorso con grande competenza e c’è il fondato rischio che possa essere accolto. In questo caso le elezioni provinciali verrebbero nuovamente sospese ma questa volta a causa di un ricorso amministrativo. Ci sarebbe quindi più tempo o per comporre le spaccature interno alla maggioranza alla regione oppure per trovare finalmente una soluzione che ci porti ad elezioni vere e non a questa che tra voti ponderati citta metropolitane ed altro sembrano farlocche.