Comiso -14%, Catania + il 12%. Addio all’estate

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L’agonia dell’aeroporto di Comiso continua, e lo scalo è sempre più in fin di vita. La  programmazione estiva non esiste, attualmente due voli al giorno servono solo a dare un’immagine della struttura desolante.
Mentre l’Accountable manager della Sac Rosario Di Bernardo (originario di Comiso) si trova a Girona, in Spagna, dove si tiene una Fiera, la “Connect”, che serve anche a “colpire bersagli” per il 2026, Comiso e tutta l’area Iblea non hanno nessuna idea di cosa succederà nell’estate 2025.
Lo avvertono già gli utenti, che cercando lo scalo come destinazione, per programmare l’estate, trovano zero date disponibili. E Comiso, con tutto il triangolo più a Sud della Sicilia, con il suo Barocco, le spiagge lunghe e la sua bellezza, tornano nel dimenticatoio.
Con 250mila passeggeri all’anno, l’aeroporto di Comiso non potrà mai decollare. La  struttura è in grado di accogliere un milione di passeggeri. Per andare a regime servirebbero 600-700mila passeggeri all’anno. E invece quest’anno lo scalo ha chiuso con un -14%, mentre Catania, guadagna il 12% di utenti, di questi poi una
grossa quantità arrivano a Ragusa. Come? Con una strada che è sempre più un calvario: un’ora e mezza almeno per 100 chilometri. I lavori in corso per l’allargamento della struttura viaria non fanno altro che rendere ancora più difficile il raggiungimento della destinazione.
Chiediamo dove sono i sindaci del territorio, dove gli onorevoli, sia regionali che nazionali?
I quasi 500mila passeggeri del 2016 sono ormai un sogno. Tutti lavoravano bene, da Comiso, a Ragusa, da Scicli a Modica e fino a Marzamemi. Dai dipendenti  dell’Aeroporto, al considerevole indotto che stava crescendo. E ora è costretto a dormire sugli allori di Montalbano.

di Redazione06 Feb 2025 22:02
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