I 50 anni di Teleiblea
Sono iniziati sabato 7 dicembre le celebrazioni per i 50 anni di Teleiblea che si concludernno il 16 marzo prossimo data della prima trasmisisone dell’emittente. Sono stati previsti diversi eventi per ricordare quanto sia stato importante il ruolo della Tv ragusana nella storia della televisione in genere.
Per non auto celebrarci, rischiando di esagerare, ci siamo permessi, per descrivere l’evento, di riportare sul nostro sito l’articolo della collega Maria Carmela Torchi del Domani Ibleo sperando che non se la prenda tanto per aver fatto parte anche se per poco, della famiglia di Teleiblea. Ecco cosa ha scritto.
Un pezzo di storia della televisione Italiana ma soprattutto un pezzo di storia del nostro Paese e della nostra provincia al centro dell’incontro che si è tenuto sabato a Ragusa alla Sala Avis per celebrare i 50 anni di Teleiblea. Una storia che ha emozionato i numerosi giornalisti presenti in sala che hanno preso parte all’evento proposto dall’Argit -Associazione Giornalisti Radiotelevisivi e Telematici, Assostampa, per la formazione continua organizzata dall’l’Ordine dei Giornalisti di Sicilia e valido per l’acquisizione dei crediti formativi da parte dei giornalisti.
E’ stato proprio il fondatore Antonio Recca a raccontare come nacque l’emittente. Era il novembre del 1974 quando il giovane Recca sostenuto dal padre Carmelo si lanciò in questa coraggiosa avventura. La legge vietava le trasmissioni via antenna, consentendo solo il passaggio dei programmi attraverso cavi collegati alle abitazioni. Ma i Recca, dopo aver valutato le difficoltà tecniche del sistema via cavo, decisero di osare: montarono un trasmettitore da 10 watt su un traliccio nei pressi di Ibla e iniziarono a trasmettere via etere. Il debutto avvenne domenica 16 marzo 1975, con la registrazione del derby di calcio Modica-Ragusa, seguito da un telegiornale con notizie locali. La trasmissione non passò inosservata: dopo pochi giorni arrivò una denuncia, come prevedeva il rigido protocollo del monopolio Rai. I fondatori portarono il caso davanti al giudice Paolo Occhipinti, che sollevò una questione di costituzionalità. Il caso arrivò alla Corte Costituzionale, che l’11 giugno 1976 sancì la fine del monopolio radiotelevisivo statale, aprendo la strada alle emittenti private. Nel frattempo, Teleiblea continuava a crescere. Ad aprile 1975, l’arrivo di Gianni e Mario Papa, esperti di trasmissioni sportive e telegiornali (la loro prima esperienza a Biella), diede nuovo slancio alla programmazione. In pochi anni, Teleiblea diventò un punto di riferimento per il territorio, integrandosi nel tessuto sociale e contribuendo al pluralismo dell’informazione in Italia. Una storia lunga 50 anni che meritava di essere raccontata e celebrata ma che soprattutto merita di essere tutelata lo hanno sostenuto i parlamentari regionali presenti sabato mattina Nello Dipasquale e Stefania Campo.
“Oggi, più che mai– ha dichiarato la Campò- è fondamentale tutelare realtà come questa, soprattutto in un momento in cui si rischia di cancellare almeno una decina di emittenti locali a causa dell’introduzione del 5G. La storia e l’identità di queste emittenti meritano di essere preservate. Auguri a Teleiblea per i suoi primi 50 anni, con l’auspicio che questo straordinario viaggio possa proseguire ancora a lungo, continuando a portare avanti i valori e le tradizioni che da sempre la contraddistinguono”
L’on Nello Dipasquale ha ricordato come sia stato testimone di almeno 40 anni di questa storia fin dalle sue prime esperienze politiche e ha sottolineato il ruolo importante che ha svolto l’emittenti in questi anni. “l’emittente ragusana è stata un presidio di democrazia, garantendo la pluralità di voci nel dibattito cittadino e provinciale, insieme anche alle altre realtà televisive e radiofoniche del territorio. Il settore radiotelevisivo, soprattutto quello delle piccole realtà, oggi affronta grandi difficoltà per via degli enormi costi necessari per diffondere il proprio segnale nel territorio e il rapporto tra l’area di trasmissione e la capacità effettiva di fare raccolta pubblicitaria è sproporzionato. Penso che su questo la politica debba intervenire e su questo il Partito Democratico a Palermo sta lavorando perché alle emittenti possa arrivare un sostegno dalla Regione per continuare a essere quel presidio di democrazia che sono” Anche il sindaco Peppe Cassì ha voluto essere presente a questo momento e sottolineare l’importanza dell’emittente dei ragusani.L’iniziativa ha visto la partecipazione di figure di spicco del panorama giornalistico e accademico. L’evento è stato aperto dai saluti istituzionali di Carlo Bartoli (presidente dell’Ordine dei Ordine dei Giornalisti) e da quelli di Sonia Iacono, segretaria provinciale di Assostampa Ragusa. A coordinare e moderare l’incontro Giuseppe Cascio, Presidente di AGIRT. Ad introdurre i lavori Roberto Ginex, presidente dell’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani (INPGI), con un intervento dedicato a “La nuova INPGI, tra freelance e Co.Co.Co anche nelle TV private”, un importante intervento su una questione diventata ormai centrale nell’esercizio della professione giornalistica. Dopo l’introduzione di Roberto Ginex, sono seguite le relazioni per rievocare sia a livello storico che deontologico il lavoro nel campo della comunicazione portato avanti da ben 50 anni da Teleiblea. Il prof. Salvo Adorno, docente di Storia Contemporanea all’Università di Catania, si è soffermato sulla storia delle “Radio e TV libere, specchio dei vulcanici anni ’70”. L’aspetto sociologico del fenomeno è stato affrontato con un collegamento video da Francesco Pira, professore di Sociologia della Comunicazione presso l’Università di Messina, che si è concentrato sul tema: “Quando la TV: la rivoluzione di un media che ha cambiato la società”.Ignazio Panzica, Consigliere regionale di Assostampa, ha puntato l’attenzione sul “valore poltico e
e professionale delle TV libere”. A chiudere le relazioni è stato proprio Mario Papa, attuale Direttore di Teleiblea, con “Quale futuro per le TV siciliane”. Papa ha brevemente racconto come sono cambiate le cose soprattutto in questi ultimi anni sottolineando le enormi difficoltà riscontrate con la speranza che la politica possa raccogliere le istanze delle ormai poche emittenti locali rimaste. “Nonostante tutto– ha dichiarato Mario Papa- ma mi sono sempre divertito facendo quello che per me non è stato un lavoro ma una passione che ho cercato di fare in un modo diver so facendo parlare la gente e ascoltando il punto di vista dei telespettatori e questo è sempre stato il punto di forza” I lavori sono stati conclusi da Domenico Affinito, Segretario vicario della FNSI e responsabile del Dipartimento Emittenza Locale che ha inviato un video.Questo appuntamento è stato un momento importante di formazione e confronto sul ruolo del giornalismo locale e sulle
sfide poste dai nuovi mezzi di comunicazione alla luce della trasformazione che è avvenuta ed è tuttora in corso nel mondo della comunicazione. Fin qui il resoconto di una giornata memorabile per la nostra emittente offuscata purtroppo dalla notizia che la collega Lina Giarratan, moglie di Gianni Papa, ricoverata in gravi condizioni al Cannizzaro di Catania è stata sottoposta ad un delicato intervento per gravi problemi vascolari. Ci ha fatto invece un gran piacere, e per questo lo ringraziamo, quando, a margine dell’evento il direttore del Domani Ibleo Gianni Contino, uno dei primi collaboratori di Teleiblea, ha omaggiato il Presidente dell’Inpg Roberto Ginex e tutto il gruppo di lavoro di Tele Iblea di una barretta di cioccolato Igp di Modica per l’occasione con un packaging speciale che il direttore del Consorzio Nino Scivoletto ha dedicato ai 50 anni di Teleiblea e che dopo essere stata firmata dai protagonisti di questa storia sarà conservata nel Museo del Cioccolato di Modica