Palla al centro.
Sul caso Iblea Acque ma soprattutto sul problema che riguarda il compenso per l’ing Poidomani, nel corso dell’assemblea dei sindaci svoltasi nel pomeriggio di venerdi al comune di Ragusa dobbiamo registrare un novità molto interessante. Infatti l’Amministratore Unico della società ha prodotto un parere stilato dall’avvocato catanese Giuseppe Spadaro che, in diverse pagine, smonta del tutto la teoria del precedente giurista scelto dai sindaci. Per farla breve vi riportiamo le conclusioni riportate nel documento messo agli atti oggi.
Raccogliendo gli esiti dell’analisi sinora condotta, in merito ai quesiti di cui alla richiesta di parere, possono ad avviso dello scrivente adottarsi le seguenti conclusioni:
i) il conferimento in favore dell’odierno incaricante della carica di Amministratore
Unico di Iblea Acque S.p.A. ( cioè l’ing. Poidomani) appare pienamente legittimo e non in contrasto
con l’art. 5, comma 9, d.l. 6 luglio 2012, n. 95, come convertito dalla l. 7 agosto
2012, n. 135;
ii) non sussiste alcun diritto della Soc. Iblea Acque S.p.A. alla ripetizione e/o
ritenzione delle somme erogate o da erogarsi a titolo di corrispettivo in favore
dell’odierno incaricante;
iii) l’eventuale incauta messa in discussione – sulla base di presupposti giuridici
infondati – della legittimità della tariffa in atto applicata nei confronti degli
utenti del S.I.I. nel territorio del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, ove
dovesse tradursi in un pregiudizio per la Società, potrebbe determinare ricadute
in termini di responsabilità civile e/o contabile.
Cio premesso la situazione è completamente ribaltata almeno per quanto ci dice l’ing Poidomani in questa breve intervista telefonica. Da notare che Poidomani h presentato i progetti di crescita della socità che a breve potrà gestire in piena autonomia e con soddisfazione di tutti l’acqua pubblica in provincia.