Castello: Ecco il Libero Consorzio e non solo.
La controversa vicenda del partenariato al Castello di Donnaguta, ieri, è finita tra le pagine del quotidiano la Repubblica.
L’articolista nello spiegare i fatti contrapponeva la volontà del sindaco di affidare il bene attraverso la formula di un partenariato tra pubblicoe privato e dall’altra semplici cittadini, associazioni, liberi pensatori che protestano nella certezza, più che timore, che la più importante tessera del patrimonio culturale ibleo venga irrimediabilmente sottratto alla proprietà comunale. Ricordate che il sindaco Cassì si sbracciato, in questi mesi, per convincere i Ragusani che si tratta di un’operazione non solo legittima ma che offre nuove prospettive nella fruizione del monumento. Ma la gente non ci ha creduto e anche la specchiatà correttezza politica,( da lui vantata in ogni occasione, del sindaco è risultata quasi del tutto incrinata. In ogni caso la querelle, qualcuno l’ha chiamato “l’affaire”, ha smosso molte coscienze ed oggi, ultimo giorno utile per la presentazione delle offerte come da relativo bando comunale ci arriva la notizia che, tra gli altri, anche l’ex provincia ha pensato bene di intervenire per bloccare un’iter che nonostante le buone parole del sindaco lascia molti dubbi. Questo l’anterfatto ed ecco il comunicato stampa della ex provincia:
Il Libero Consorzio Comunale di Ragusa ha inteso partecipare all’avviso pubblico del Comune di Ragusa per la gestione del complesso di Donnafugata e del Sistema museale comunale. La decisione è stata assunta con spirito sussidiario e partecipativo, in una visione prospettica della valorizzazione di un importante bene culturale del territorio provinciale. Il mezzo prescelto, nel rispetto anche del Codice dei Beni culturali, è la Fondazione di Partecipazione. In caso di aggiudicazione, l’Ente provinciale costituirà questa struttura denominata “Fondazione Castello di Donnafugata” e per l’effetto ha già stanziato la somma di 100 mila euro come utile per costituire il capitale necessario. Come noto, la Fondazione di Partecipazione, pur muovendosi nell’ambito del diritto privato, lascerà il Castello come bene pubblico, assumerà personale con evidenza pubblica e non ripartirà utili. Lunedi ci sarà una conferenza stampa alla provincia e allo stesso tempo sapremo se altre organizzazioni hanno presentato delle offerte. Comunque vada si è riusciti a spezzare il cordone che si era creato attorno a Donnafugata e lascia la palla alla commisione che dovrà giudicare i progetti. Una bella gatta da pelare perchè tutto sarà passato sotto la lente d’ingrandimento dell’opinione pubblca. E c’è molto da perdere per l’amministrazione!