Agricoltura: La crisi idrica e la concorrenza
“Uno dei principali problemi sicuramente è la siccità. Nonostante siamo muniti di invasi, se non piove non riusciamo ad alimentarli e si rischia una produzione compromessa”. Così la vicepresidente regionale di Fedagri Confcooperative, la vittoriese Nuccia Alboni, a proposito delle difficoltà con cui il comparto agricolo sta facendo i conti in questi ultimi mesi. “Il cambiamento climatico, come il caldo
prolungato – spiega Alboni – disorienta le piante, ritarda o compromette la fioritura e causa una riduzione della produzione favorendo così una minor offerta sul mercato nazionale favorendo l’ ingresso dello stesso prodotto dall’estero. Con l’avvio della
campagna in Marocco, avremo sicuramente una concorrenza decisamente forte. Sottolineiamo che la mancanza di cooperazione rischia un collasso delle piccole aziende in quanto limita innovazione e competitività. Inoltre, prendiamo atto anche di uno scarso ricambio generazionale dovuto ad una crisi economica che sicuramente non facilità la speranza nei giovani di trovare un futuro lavorativo nel settore. E, ancora, si registra un aumento dei costi con un reddito sempre più sottile oltre alla mancanza di manodopera con conseguente riduzione dei campi coltivati provocando una entrata di prodotto dall'estero”. “Si tratta di questioni molto serie e pesanti –
aggiunge il presidente territoriale Confcooperative Ragusa, Luca Campisi – che incidono anche e soprattutto nella nostra area dove, come sappiamo, la presenza di operatori agricoli è consistente. Servono soluzioni che, da qui a breve, garantiscano delle risposte rispetto ai vari quesiti che il comparto solleva”.