Tassa di soggiorno : Il sindaco non demorde
Le deludenti politiche turistiche dell’Assesore al turismo della città di Ragusa, nonché Sindaco della stesa, sono tangibili e preoccupano tutti gli operatori del settore da Marina di Ragusa, passando per il centro storico superiore , per finire a Ibla.
A questo desolante panorama , l’amministrazione Cassi ha aggiunto con una delibera di Giunta Municipale del 27.12.2023 ( come si vede il Sindaco piace pubblicare delibere in date particolari) l’ ingiustificato e pericoloso aumento della tassa di soggiorno per il 2025.
Aumento che, in considerazione della data di pubblicazione della delibera, è passato sotto silenzio e quindi sconosciouto agli operatori del settore.
Solamente un paio di giorni fa l’amministrazione comunale si è sentita in dovere di comunicare alle strutture ricettive cittadine , l’aumento della tassa di soggiorno a partite dal prossimo 1 gennaio 2025.
Molteplici sono le ragioni che possono essere addotte contro questo indiscriminato aumento, ma oggi a prendere posizione contro la decisione adottata dall’amministrazione Cassì, sono Confcommercio sezionale Ragusa e Federalberghi che chiedono al Comune
di posticipare ulteriormente l’entrata in vigore dell’aumento della tassa di soggiorno.
Le due importanti associazioni datoriali, partendo dalla circostanza che “già lo scorso anno più o meno in questo periodo eravamo intervenuti sullo stesso argomento chiedendo di posticipare l’entrata in vigore degli aumenti poiché troppo a ridosso della fine dell’anno e con contratti già chiusi con i tour operator” evidenziano come il 2024 non è stato come ci si attendeva. Infatti, il comparto turistico della città di Ragusa, sta scontando problematiche importanti che impediscono agli operatori di riallinearsi con le condizioni economiche preCovid.
In questo difficile contesto per le due Associazioni “Un ulteriore incremento delle tariffe riguardanti la tassa di soggiorno potrebbe creare scompensi ulteriori che metterebbero a rischio l’attività futura delle nostre strutture ricettive”.
Confcommercio Ragusa e Federalberghi non hanno dubbi: “Basta ascoltare la voce dei singoli albergatori per rendersi conto di come la situazione sia estremamente delicata e comunque chiediamo che, quando sarà, gli incrementi delle tariffe siano vincolate a spese ben precise”
Punto questo dolente proprio sulla base delle esperienze maturate negli anni scorsi dove la tassa di soggiorno è stata utilizzata per scopi e finalità che nulla hanno a che vedere con il settore turistico.
A tal proposito le associazioni di categoria chiedono, in maniera chiara e netta, che “le risorse economiche della tassa di soggiorno andrebbero vincolate a nuovi servizi per i turisti o all’incremento delle rotte aeroportuali.
Confcommercio Ragusa e Federalberghi concludono la nota affermando che ” Un incremento delle tariffe previsto già per i primi giorni del 2025 potrebbe causare, disequilibri economici che renderebbero dura l’attività futura di ogni realtà ricettiva. Inoltre, l’aumento della tassa potrebbe scoraggiare i turisti a scegliere una struttura ricettiva di Ragusa e invogliarli, piuttosto, verso altri Comuni della zona”.
Confcommercio Ragusa e Federalberghi, su dicono “certi che, ancora una volta, l’amministrazione comunale valuterà con attenzione le nostre richieste per cercare di venirci incontro”.