Lo strano caso dell’aeroporto di Comiso.

< class="t-entry-title title-giornale-before h3">>

Che Co­mi­so sia nel cuore dei po­li­ti­ci di de­stra del nos­tro ter­ri­to­rio è fuori di dub­bio ma no­no­stan­te ciò as­sis­ti­a­mo ad un de­cli­no che sem­bra in­ar­res­ta­bi­le per quan­to ri­guar­da il traf­fi­co pas­seg­ge­ri. I Fondi Svi­lup­po e Coe­sio­ne dis­tri­bui­ti in tutta l’isola hanno spal­ma­to un paio di cen­ti­naia di mi­lio­ni per la pro­vin­cia iblea e a parte le la­men­te­le di chi ha avuto meno, al­cu­ni in­ves­ti­men­ti sono im­por­tan­ti, ne­ces­sa­ri ma non ri­so­lu­ti­vi.
Se­con­do la Sac, che come ormai sap­pia­mo non dice mai tutta la verità, tali fondi  sono ar­ri­va­ti gra­zie ap­pun­to alla sin­d­a­ca di Fra­tel­li d’Ita­lia a cui va tutta la gra­ti­tu­di­ne della società che ges­tis­ce, evi­den­te­men­te, male lo scalo di Co­mi­so. Ma ve­dia­mo come ver­ran­no spesi ques­ti fondi:  “20 mi­lio­ni sono de­sti­na­ti per lo svi­lup­po dell’area cargo, im­pe­g­no im­por­tan­te e for­te­men­te sos­te­nu­to dal Pre­si­den­te Re­na­to Schi­fa­ni ma che non c’entra nien­te con i pas­seg­ge­ri. Il cargo sem­mai prenderà il via può ri­guar­da­re qual­che società che fa tras­por­ti ma il prob­le­ma è che un’even­tua­le dis­tri­bu­zio­ne delle merci in ar­ri­vo si per­de­reb­be nella bor­bo­ni­ca rete stra­da­le. Un’ora per ar­ri­va­re da Mi­la­no e 4 per an­da­re ad esem­pio ad Agri­gen­to o Cal­ta­nis­set­ta.  A Tra­pa­ni,  di proprietà della Re­gio­ne, in­ve­ce di cargo non si è mai par­la­to   ar­ri­van­do a su­pe­ra­re il mi­lio­ne di pas­seg­ge­ri solo in­cen­ti­van­do le com­pag­nie aeree. Cosa che a Co­mi­so per de­ci­so­ne della Sac è im­pro­po­n­ibi­le ( ha detto Tor­ri­si ) ma a Ca­ta­nia in­ve­ce si.  Si parla poi di un im­pie­go  ge­ne­ra­li­z­za­to delle ri­sor­se  che permetterà di in­cre­men­ta­re il traf­fi­co pas­seg­ge­ri e po­ten­zia­re mag­gior­men­te il tu­ris­mo. In quest’ot­ti­ca  sono stati de­sti­na­ti più di 15 mi­lio­ni di euro al pro­lun­ga­men­to della via di rul­la­g­gio, men­tre le re­stan­ti somme ser­vi­ran­no alla sis­te­ma­zio­ne e al po­ten­zia­men­to della viabilità ester­na, all’am­plia­men­to delle aree di sta­zio­na­men­to e ma­no­vra degli ae­rom­o­bi­li e alla ri-​funzionalizzazione del ter­mi­nal con l’ag­giun­ta anche di nuovi gate. Gra­zie a ques­ti fi­nan­zia­men­ti lo scalo di Co­mi­so sarà in grado di ge­s­ti­re un flus­so di pas­seg­ge­ri sem­pre più nu­me­ro­so, of­fre­n­do ser­vi­zi di qualità e po­nen­do­si come in­fras­trut­tu­ra an­co­ra più stra­te­gi­ca per un ter­ri­to­rio in forte svi­lup­po. In ag­giun­ta,  sono de­sti­na­ti al Li­be­ro Con­sor­zio Co­mu­na­le di Ra­gu­sa ul­te­rio­ri 25 mi­lio­ni di euro per il po­ten­zia­men­to dei col­le­ga­men­ti stra­da­li da e per l’ae­ro­por­to di Co­mi­so: ques­to consentirà una sem­pre mag­gio­re intermodalità e col­le­ga­men­ti fun­zio­na­li sia con la cos­truen­da au­tos­tra­da Ragusa-​Catania che con la sta­ta­le 514.  Tutto buono e be­ne­det­to ma resta il prob­le­ma del nu­me­ro dei pas­seg­ge­ri.  Sa­reb­be stato in­fat­ti prio­ri­ta­rio in­ves­ti­re di più alla ri­cer­ca del traf­fi­co che è es­sen­zia­le per la vita dello scalo.  Co­mi­so è già, gra­zie alla in­ef­fi­ca­ce ges­tio­ne ca­ta­ne­se che è sotto gli occhi di tutti, una spe­cie di cat­te­dra­le nel de­ser­to.  Ben venga un gate in più ma la folla l’ab­bia­mo vista solo quan­do è an­da­to a fuoco Fon­ta­na­ros­sa. fac­cia­mo più gran­di i pia­z­za­li che sono ri­sul­ta­ti in­suf­fi­cien­ti solo in quel­lo st­es­so pe­rio­do. Per il resto una deso­la­zio­ne a causa dei pochi voli. E siamo in es­ta­te e quin­di, come ha detto Tor­ri­si, ci sono tanti voli in più. Gli ae­ro­por­ti mi­no­ri hanno una sorte seg­na­ta se non ven­go­no ges­ti­ti da società che guar­da­no allo svi­lup­po del traf­fi­co e del ter­ri­to­rio piut­tosto che ad un, sep­pur ne­ga­to, ti­mo­re con­cor­ren­zia­le.  Quan­do fu fatto il bando per ven­de­re le quote della Soaco sa­reb­be stato op­por­tu­no met­te­re dei pa­let­ti e cioè pro­ibire a strut­tu­re si­mi­li,  a meno di 150 km, di par­te­ci­pa­re. Vi ri­cor­do che l’ex Mag­li­oc­co e Fon­ta­na­ros­sa di­sta­no in linea d’aria ap­pe­na 65 km. Era chia­ro che Ca­ta­nia guar­da­va con pre­oc­cu­pa­zio­ne a ques­ta nuova realtà. E se al­lo­ra si fosse fatto, come an­da­va­no pre­di­can­do gli esper­ti, oggi Co­mi­so sa­reb­be tutt’altra cosa. Con ta­rif­fe con­cor­ren­zia­li e più tranquillità non sa­rem­mo qui a pi­an­ge­re sul latte ver­sa­to.

di Direttore29 Mag 2024 18:05
Pubblicità