PD: Fondi FSC? Per la città di Ragusa poca roba!

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Continuano le frecciate dirette al sindaco Cassì provenienti da più formazioni politiche.  Dopo la Caruso, che ormai sembra fuoriuscita del tutto dalla maggioranza arriv, ora, la pesante accusa del PD che solo qualche giorno fa aveva firmato un patto d’acciaio  con l’amministrazione puntellando il piano regolatore. Probabilmente finita la festa, nella quale si sono prese decisioni inaspettate ma comode per tutti, ora è il momento di tornare a gabbare lo santo:   “Se il Sommo Poeta avesse conosciuto il sindaco Cassì, certamente lo avrebbe condannato a inseguire un’insegna con gli ignavi, ma non tra quelli che evitano di schierarsi per codardia, piuttosto tra chi non sceglie per convenienza. La propria, ovviamente, visto che la città di Ragusa subisce la sberla di ottenere poco più di 2milioni e mezzo di euro sui 200 complessivi per la nostra provincia dal Piano sui Fondi di Sviluppo e Coesione. Chiaramente una punizione istituzionale per Cassì”.
Così la segreteria cittadina del Partito Democratico di Ragusa commenta la ripartizione dei 200milioni di euro tra i 12 comuni della provincia iblea, attribuendo al primo cittadino del comune capoluogo la responsabilità di non aver mai palesato il proprio posizionamento politico.
“Il sindaco continua a rivendicare il proprio “civismo” – dichiarano da PD ragusano – ma ciò evidentemente non giova alla città: il tentativo, il più delle volte ipocrita, di marcare la distanza dai partiti (salvo poi vantare amicizie con questo o quell’assessore regionale) o, comunque, di evitare di collocarsi politicamente in modo chiaro, hanno come unico risultato quello di non poter contare su riferimenti regionali o nazionali in grado di sostenere le ragioni della nostra comunità e cercare risposte alle nostre esigenze. Forse spera di poter andare da destra a sinistra, passando dal centro, senza urtare la “sensibilità” di nessuno, ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti”.
“Il sindaco dovrebbe rivedere le proprie posizioni – concludono – e mettere ordine. Ne gioverebbe la sua maggioranza, perennemente in fibrillazione, e finalmente la città potrebbe contare di avere risposte concrete da Roma e Palermo, dove si guarda verso Ragusa pensando “non ti curar di loro, ma guarda e passa”, almeno per ora”.

di Direttore29 Mag 2024 17:05
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