L’esecutivo Schifani non intende sostenere il futuro turistico dell’area Iblea

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A Palazzo d’Orléans si è svolta  una riunione convocata dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, alla quale hanno preso parte i tecnici dell’assessorato regionale delle Infrastrutture, del dipartimento della Programmazione, della Sac, società che gestisce l’aeroporto di Comiso, assieme all’amministratore delegato Nico Torrisi, e del Comune del Ragusano col sindaco Maria Rita Schembari. L’occasione è servita per fare il punto delle azioni fin qui messe in campo per realizzare l’area cargo e le opere infrastrutturali viarie a servizio dell’aeroporto necessarie a supportare l’aumento di traffico, a cominciare dal bando per la progettazione pubblicato dalla Sac e che scadrà il prossimo 19 aprile. Fondamentale anche per stabilire il cronoprogramma necessario a portare a termine l’infrastruttura, del costo complessivo di circa 47 milioni, e per la quale il governo Schifani ha previsto l’inserimento nel Fondo di sviluppo e coesione. Come hanno detto tutti gli esperti il cargo non servirà a Comiso per salvare l’infrastruttura. Il problema sono sempre i voli per i passeggeri che a Catania sono più del giusto, anche dal punto di vista logistico, e a Comiso sono forse uno al giorno.
Interviene anche l’on Dipasquale :  da qualche anno lo scalo è stato dimenticato per ciò che riguarda le tratte turistiche, così si fa solo del male a uno dei territori dalla maggiore attrattività dell’Isola”. “Non posso che essere felice per il fatto che stia prendendo finalmente piede un progetto che mi prodigai perchè fosse finanziato nel 2018 ma – afferma Dipasquale – devo al contempo manifestare la mia forte preoccupazione per il fatto che l’esecutivo Schifani non intenda sostenere il futuro turistico dell’area Iblea e della provincia di Siracusa sostenendo lo sviluppo di Comiso anche come scalo per il trasporto delle persone. È assurdo che non si lavori per agevolare le presenze in un territorio che con le sue bellezze barocche attrae turisti da tutto il mondo”.
“Questa scelta – aggiunge il deputato ragusano – è fortemente in controtendenza con quanto sta accadendo nel resto d’Italia dove le altre regioni sostengono e finanziano gli scali minori per consentire ricchezza diffusa sui territori. Il governo torni sui suoi passi e torni a investire globalmente sullo scalo ibleo”.
di Direttore19 Mar 2024 23:03
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