Controlli del Noras sul grano importato. Ma…

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Dopo quelli effettuati la scorsa settimana sulla spinta delle proteste degli agricoltori, nuovi controlli del Corpo forestale della Regione Siciliana sul grano estero in arrivo nei mercati dell’Isola. Il Nucleo operativo regionale agroalimentare Sicilia (Noras) è intervenuto  al porto di Pozzallo, su un carico da tremila tonnellate di una nave proveniente da Port-La Nouvelle, in Francia. I campioni di grano sono stati consegnati all’Istituto zooprofilattico della Sicilia per le verifiche sulla sicurezza alimentare.
Sulla tematica dei controlli è intervento l’assessore regionale all’Agricoltura Luca Sammartino che in una nota ringrazia il personale del Noras del Corpo forestale per l’impegno continuo che mette nei controlli sulla qualità dei prodotti che arrivano dall’estero.
L’asseore ha altresì affermato come “Il governo Schifani mette al primo posto la salute dei consumatori ed è in prima linea per tutelare agricoltori e produttori dell’Isola”
Anche l’assessore regionale al Territorio e all’ambiente Elena Pagana ha sottolineato come “Il nostro obiettivo è garantire a tutti i siciliani tracciabilità dei prodotti e standard elevatissimi di controlli e di qualità. Un’attività che svolgiamo senza soluzione di continuità e che vede la Regione impegnata per garantire la sicurezza degli alimenti e accrescere la fiducia dei cittadini”.
Certamente, non possiamo che riscontriamo con piacere i controlli che vengono effettuati sul grano che arriva dall’ estero  ma la domanda rimane quella di sempre. Perché una regione come la Sicilia , dove la coltivazione del grano duro si attesta quasi a 300 mila ettari con una produzione di circa 800 mila tonnellate, si debba importate grano.
Il prezzo del grano duro siciliano non è purtroppo competitivo con quello del mercato nazionale ed estero.
Cosi si  costringe i produttori ad abbandonare i loro terreni.
La Sicilia è il secondo produttore di grano duro in Italia, con una ipotetica eccedenza di circa 200mila tonnellate disponibili per
l’esportazione. Tuttavia la produzione regionale subisce un forte svantaggio derivante dalle spese di trasporto, e il settore molitorio è caratterizzato da molti semolifici di piccole dimensioni.
Sono quindi necessari e quanto mai urgenti interventi strutturali per colmare il gap infrastrutturale, per consentire a tutti i prodotti di eccellenza siciliani di inserirsi nelle catene di distribuzione nazionali e internazionali a parità di condizioni con i competitor.

Il Noras, a seguire, ha eseguito controlli anche nel Maas – Mercati Agro Alimentari Sicilia, a Catania, effettuando un sequestro di quasi 900 chilogrammi di prodotti ortofrutticoli ed elevando sanzioni per 4.800 euro.

Articolo di Peppe Lizzio

di Redazione05 Mar 2024 23:03
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