Pulizia e servizi
Plaudiamo a questa iniziativa che, più volte invocata, non ha mai trovato il consenso delle amministrazioni. Finalmente eccola in vigore. Però ci permettiamo di ricordare all’assessore al Turismo e ai Centri Storici che oltre al decoro servono i servizi. Purtroppo anche quelli igienici che a Ibla non hanno mai avuto fortuna. L’invito dunque è a ripulire i muri e le vetrine ma trovare il modo per realizzare e tenere aperti più bagni pubblici. Ma torniamo al decoro: “L’Amministrazione ha i suoi innegabili doveri – afferma il sindaco Peppe Cassì – ma non c’è dubbio che il decoro passi dalle buone abitudini di tutti. Convinti che educare sia meglio che sanzionare, abbiamo disposto di dare 60 giorni di tempo ai titolari di esercizi commerciali non più attivi nel Centro storico e ai proprietari dei relativi immobili per rimuovere ogni genere di impianto pubblicitario
ormai inutile e abbandonato. Vetrine pulite e locali commerciali dignitosi sono non soltanto più appetibili per eventuali nuovi locatari ma migliorano la percezione di tutta l’area, dando una mano concreta, in termini di decoro, alle attività commerciali attive”.
“Meglio di chiunque altro – prosegue l’assessore al Centro Storico, Giovanni Gurrieri – i commercianti sanno quanto una bella vetrina possa fare la differenza. Un principio che vale anche nel caso contrario, con prospetti commerciali che non possono essere lasciati all’abbandono. Insegne a bandiera o parallele ai prospetti, totem, impianti luminosi obsoleti, targhe da studio e ufficio non più attivi, vetrofanie,
bacheche e qualsiasi altro mezzo pubblicitario: l’Ufficio Centro storico ha già censito e mappato 125 tra impianti pubblicitari e vetrine abbandonate. Per guardare al futuro è necessario ripartire dalla cura dei luoghi ed è quindi tempo di fare un po’ di pulizia nel nostro amato Centro, dalla cima del Corso Italia a Ibla, inglobando anche l’area dei Cappuccini, di Piazza Libertà e della Stazione. In caso
di mancata ottemperanza, trascorsi 60 giorni (a partire da mercoledì 20 marzo) provvederemo alla rimozione di questi “ruderi urbani” ponendo i relativi oneri a carico del proprietario dell’immobile su cui è installata l’insegna. Desidero rivolgere un plauso al personale degli uffici della Polizia locale, unità decoro urbano, e del Centro storico, e ricordare che questa azione è il primo passo verso un nuovo modello di decoro previsto dall’adozione del “Regolamento decoro urbano e tutela del patrimonio culturale in centro storico”. Questo documento normativo sarà valutato in Commissione centri storici il 21 marzo per la seconda revisione”.