Non si può morire di bullismo.
In una nota congiunta Adriano Rizza e Fabio Cirino, rispettivamente segretari della Flc Cgil Sicilia e della Flc Cgil Palermo dichiarano: Non si può morire di bullismo. Proviamo dolore e costernazione nell’apprendere la tragica notizia del suicidio di un giovane studente palermitano. Proviamo dolore da genitori, cittadini e lavoratori del mondo della conoscenza, che si interrogano su quali e quanti siano i ‘costi sociali’ dei mancati investimenti in istruzione. Viviamo ormai in piena emergenza educativa, in una società che ha smarrito i valori morali edificanti, sostituendoli con esempi e modelli negativi che hanno sovvertito l’ordine e le priorità della scala valoriale”
“Non ci stancheremo mai di dire alla politica che la Scuola – concludono Rizza e Cirino – prima di essere un’agenzia formativa è un’agenzia educativa che ha il dovere di promuovere lo sviluppo psicofisico, sociale e culturale degli studenti. Bisogna smetterla con questa visione professionalizzante dell’istruzione. La scuola non deve sfornare lavoratori. Il suo compito primario è quello di crescere cittadini responsabili”. Interviene il presidente Schifani: «La tragedia dello studente tredicenne di Palermo che si è tolto la vita deve farci riflettere, ancora di più, su tutto ciò che la Regione può e deve fare per prevenire e contrastare i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo. Qualche settimana fa, proprio in attuazione di una nostra legge, abbiamo istituito un’apposita Consulta regionale con lo scopo di raccogliere informazioni sul bullismo e realizzare iniziative da mettere in campo, in un’ottica sinergica, assieme a tutti i soggetti pubblici coinvolti. Un percorso che mira alla tutela della crescita educativa, sociale e psicologica dei minori, proteggendo e sostenendo i soggetti più fragili».
«La Regione – prosegue il presidente – ha pure sposato e promosso il progetto pilota dell’Ufficio scolastico regionale per elaborare insieme azioni di contrasto al fenomeno, con l’obiettivo, tra gli altri, di predisporre un sistema di rilevazione e monitoraggio che accoglierà le segnalazioni provenienti dalle scuole o dai singoli cittadini e i cui risultati saranno presentati nei prossimi giorni. Sempre in questo contesto, all’interno del Piano strategico per il contrasto alla povertà educativa, di recente approvato dalla giunta, abbiamo previsto la creazione di specifici sportelli scolastici di ascolto e di azioni di prevenzione. Abbiamo il dovere – conclude Schifani – di accendere, insieme alla scuola, i riflettori su queste tematiche per fornire agli studenti gli strumenti più idonei per contrastare il fenomeno in modo efficace».
di Redazione13 Nov 2023 23:11
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