Vittoria: Individuato l’aggressore e la CNA chiede uomini e mezzi!
E’ stato individuato dalla polizia di Vittoria e denunciato il giovane che aveva aggredito un coetaneo a calci e pugni. L’episodio che è diventato virale sul web poichè la scena era stata ripresa per intero aveva suscitato il dissenso dell’intera popolazione vittoriese con l’intervento di politici e gente comune oltre che del Comune che ha indetto una manifestazione pubblica di protesta. L’autore.
aveva avuto una discussione con un coetaneo ma era passato subito alle vie di fatto aggredendo brutalmente la vittima che
colpiva con pugni e calci facendola cadere a terra, continuando a colpirla con altri violenti calci fino a farle perdere i sensi.
La vittima si è prima recata in ospedale e dopo raggiungeva gli Uffici di Polizia per denunciare l’aggressione subita ed i poliziotti avviavano immediatamente le indagini riuscendo in brevissimo tempo ad identificare l’autore del pestaggio che era stato ripreso dai sistemi di
videosorveglianza presenti all’interno dell’attività commerciale ed anche nella zona adiacente al luogo, teatro dell’evento criminoso.
In considerazione di quanto accaduto e degli esiti delle indagini condotte dalla Polizia, l’aggressore è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per il reato di lesioni, con l’aggravante dei futili motivi e di aver commesso il fatto in luogo aperto al pubblico. A 5 giorni dall’episodio interviene anche la CNA “La parte sana di Vittoria, che è la stragrande maggioranza ha provato, di volta in volta, a difendersi, a reagire ma da tempo pare si stia rassegnando a queste cose. Va evitato che si insinui il dubbio nelle persone che lavorano onestamente, che pagano le tasse, che investono, di non essere tutelati, difesi, di non essere tenuti in considerazione. Di fronte a questi attacchi occorrono più uomini, occorrono più mezzi. Vittoria rischia di diventare definitivamente una zona franca, un’area trascurata, dove la crescente marginalità economica, infrastrutturale e sociale è l’humus che sta ingrassando le mafie. È evidente che chi mette in atto un tale assedio si pone uno scopo preciso: emarginare chi lo subisce, fino a disabituarlo a qualsiasi
tipo di reazione, fino a sopraffarlo”.