Menomale che “va tutto bene”…
Non ci sono molte parole da spendere, la foto parla da sola: questa era la situazione stamattina alle 8 a Fontanarossa. Circa un migliaio di persone in fila al Terminal A riaperto da un paio di giorni. Nell’area dei controlli di sicurezza – stando alle testimonianze di alcuni utenti sui social – in funzione due nastri su dieci con attese interminabili per i viaggiatori in partenza…
Tutto regolare, insomma, lì dove un incendio causato dal cavo di una stampante ha provocato centinaia di milioni di danni tra aeroporto e indotto; dove con una tensostruttura costata uno sproposito si è aperto un terminal provvisorio in funzione per sole 48 ore; dove un arancino al pistacchio costa più di 6 euro; dove in conferenza stampa il presidente della Regione ha espresso solidarietà alla società di gestione perché “è stata stressata su un tema al quale non era deputata, la sua funzione è quella di assicurare il trasporto aereo, ma quando si verificano emergenze del genere si va fuori schema”. Non sia mai che a chi gestisce qualsiasi cosa si chieda di esser pronti ad affrontare le emergenze.
D’altra parte, il presidente Schifani lo aveva assicurato: “si torna progressivamente alla normalità”.
Intanto all’aeroporto di Comiso si è tornati ai cinque voli al giorno.
Se è questa la normalità, come diceva Flaiano sulla politica: “la situazione è molto grave, ma non è seria”.