Autostrada pronta ma non si apre
I rappresentanti dei sindacati della Cgil e della Fillea hanno mandato una lettera all’assessore regionale alle Infrastrutture, Aricò chiedendo di conoscere la data effettiva dell’apertura al transito del tratto autostradale Pozzallo / Modica dopo che è trascorso abbondantemente la prima metà di luglio.
Questo era il termine indicato dall’assessore in risposta ad una interrogazione. Anche la Stampa aveva riportato questo termine di metà luglio dopo la mancata apertura precedentemente fissata al 30 giugno.
Si è quindi chiesto di conoscere il termine dei lavori e quindi l’apertura cercando di capire se ci sono problematiche in essere che impediscono l’avvio all’operatività di questo tratto autostradale.
I sindacati già da mesi sanno che di fatto l’opera è pronta. C’è il timore che dietro questo stallo che ritarda l’apertura ci siano questioni di carattere economico a causa dei ritardi nei pagamenti dei Sal e delle fatture arretrate. Non sarebbe accettabile un eventuale braccio di ferro in tal senso. L’opera, se nei fatti è completa, va subito resa operativa perché è importante, soprattutto in questo momento, avere questo ulteriore collegamento in provincia. I flussi turistici, la mobilità estiva, la situazione dell’aeroporto di Comiso chiamato a gestire i tanti voli che stanno arrivando per la chiusura della Scalo di Catania, necessitano di una rete stradale efficiente, e questo tratto sarebbe un ottimo passo avanti. Riteniamo assolutamente, non solo legittime, urgenti i pagamenti dovuti alle aziende per pagare fornitori e i salari ai lavoratori. Servono risposte immediate chiedendo di fare il possibile affinché si possa rendere subito operativo il tratto che arriva fino a Modica. I sindacati minacciano una mobilitazione non solo come lavoratori ma con il coinvolgimento dei cittadini delle comunità locali e delle associazioni. . Ancora una volta assistiamo ad una politica che ricade nella inconcludenza, perché sono stati tanti e diversi i governi regionali che in questi anni si sono susseguiti, e nessuno è stato altezza di porte a compimento l’infrastruttura, almeno il lotto da Rosolini a Modica. Durante la realizzazione dei 19 km c’è stata un’ Odissea di interruzione dei lavori, il fallimento della prima ditta appaltatrice. E i fatti di corruzione, purtroppo in tutte le legislature, ci sono stati sempre con gli stessi problemi e i ritardi nei pagamenti e le gravi ripercussioni sul sistema, soprattutto nella filiera degli appalti e delle forniture.