A chi lo dici!!!! Lettera di Roberto Sica

< class="t-entry-title title-giornale-before h3">>

L’amico, consigliere nazionale Fnaarc Confcommercio,  Roberto Sica oggi si cimenta in una valutazione economica del territorio ibleo con  un preciso invito a smetterla di “Trastullarsi” con la favola dell’isola nell’isola (parla per il tutto il territorio degli Iblei) che è ormai “non credibile”.
Secondo studi di importanti aziende del settore gli indicatori classificano la nostra realtà nella parte più bassa fra i 110 territori italiani  eppure Ragusa, e con essa il Sud Est, mostra un buon grado di sviluppo legato alla produzione di ricchezza per i propri cittadini. La prima in Sicilia negli indicatori socioeconomici e non solo per il Pil ma anche per il lavoro, il contesto sociale, la finanza. Inoltre non mancano le risorse per gli investimenti (pubblici/privati) e una grande capacità di resilienza delle imprese per stare sul mercato con grandi potenzialità inespresse. Ci dicono tutti che viviamo in una terra baciata dalla fortuna  per i residenti e per chi ci viene a trovare (qualcuno rimane per sempre), offriamo uno dei modelli della qualità della vita fra i più elevati al mondo basati su biodiversità e salute. Ma perché allora non ne incassiamo anche i benefici economici?! Perché non facciamo abbastanza per ricambiare questa fortuna “immeritata”… e continuiamo a sprecarla?   Caro Roberto hai 100 canne di ragione ma il problema è che da quando non ci sono i famosi enti intermedi,  le capacità di crescita e di sviluppo, individuando i settori dove mettere più impegno, toccano ai comuni che grazie alle leggi vigenti e alle autonomie  sono i costruttori delle fortune di territori e cittadini. Non è una bugia dire che da parecchi anni ci pregiamo di sguazzare nel brodo della mediocrità senza un levata di scudi, senza un protesta perchè tanto va tutto bene. Lo dimostra, senza tema di smentita, le percentuali di voto espresse in favore del riconfermato sindaco Cassì.  Non lo diciamo noi ma tu stesso nella nota che ci hai inviato che recita:  Siamo il cuore del Mediterraneo ma manca la valorizzazione di questa posizione sicuramente  per la mancanza di economia di scala che vede una competizione fra singoli territori (localismo) invece che realizzare politiche di creazione del valore dalle infrastrutture esistenti e, soprattutto, da realizzare che portino ad uno sviluppo strutturale di tutta la Sicilia (oltre che di Ragusa e del Sud Est). Ma chi dovrebbe impegnarsi a superare questi localismi, diciamo noi,  se i sindaci, da Ragusa a Comiso a Modica a Pozzallo sono stati super premiati per la loro politica stracittadina.  Quindi, se siamo immersi in una delle regioni fra le più povere della Ue questo accade perché è frutto di scelte “sbagliate” di cui noi tutti siamo responsabili.
Tralasciamo le altre considerazioni pur giuste perchè riprese come dicevamo da studi di livello e vediamo come si può fare per uscire da questo “loop” e  rompere l’equilibrio del “Localismo Felix”.;
Dici bene che occorre un nuovo “Patto del territorio” che inchiodi alle responsabilità delle decisioni la nostra classe dirigente tutta. E qui casca l’asino!  Chi sarà in grado di valutare la situazione attuale – sfrondandone le negatività – e far ripartire – riqualificando gli investimenti soprattutto pubblici e rilanciando quelli privati in una visione di bene collettivo? Ragusa ha per esempio un nuovo assessore allo sviluppo economico al quale dovrebbe stare a cuore un progetto del genere. Sempre che lo possa sposare. Hai ragione anche quando affermi che gli aeroporti sono una delle chiavi di volta di facile approccio per invertire la rotta. Abbiamo visto cosa è successo in seguito ad un piccolo incendio in un terminal: l’intera Sicilia in ginocchio che offre una pessima immagina  delle nostre infrastrutture, strade, ferrovie, autobus tutto in tilt. E stai sicuro che proprio  per quello che hai detto in merito alle nostre classi dirigenti :  che non hanno la capacità di colmare il divario perché i responsabili del cambiamento, le istituzioni, non hanno alcun interesse a farlo perché vogliono perpetrare l’estrazione di rendite, da questa vergognosa settimana ne usciranno tutti come degli eroi senza macchia e senza paura. Per Comiso infine concordo con quanto scritto che continuando la stessa gestione fallimentare da quando è in esercizio, si avrà uno spreco incredibile ma che è anche un’opportunità da cogliere subito per cercare soluzioni alternative . Restiamo in attesa del “Patto” e di chi possa farsene carico per rilanciare  la competitività di Ragusa e di tutto il Sud Est della Sicilia.

di Direttore22 Lug 2023 18:07
Pubblicità