La protesta di Armando Sparacino

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Ho voluto riprendere e pubblicare sulle pagine di reteiblea un post dell’amico pittore Armando Sparacino. Sono convinto che sia un artista di talento che usa i colori per rappresentare il calore della nostra terra con pennellate decise. Non sono un critico e quindi posso solo dire che a me piacciono i suoi lavori. Ma a quanto pare non sono l’unico perchè Armando ha un curriculum di tutto rispetto ed è molto apprezzato in tutta Italia. Di recente è stato invitato a Milano presso l’Abbazia di Chiaravalle, che per inciso è uno straordinario monumento inserito tra i patrimoni dell’Unesco, a partecipare ad una mostra di pittura dal titolo “I colori della Sicilia e i colori della Lombardia”.
Devo sottolineare che l’appuntamento milanese è stato patrocinato da una associazione culturale che ha ne ha curato ogni aspetto provvedendo a tutte le spese compreso il rinfresco .
La mostra si è conclusa il 2 maggio con grande successo di critica e di pubblico e considerato il risultato l’amico Sparacino, ha pensato di riproporla a Ragusa .
Con questa intenzione Armando si è rivolto al Comune, al settore turismo e cultura, chiedendo di poter allestire la mostra presso i locali della chiesa San Vincenzo Ferreri di Ragusa Ibla.
Purtroppo ha dovuto constatare che le condizioni per organizzare la mostra erano particolarmente onerose. E’ infatti previsto un deposito cauzionale di € 350 , ed un costo per l’affitto dello spazio di € 100 al giorno che per almeno una decina di giorni fa  un totale di 1000 euro.
Posso confermare, per aver io stesso contattato i responsabili del settore cultura, che è proprio così. La faccenda ha molto infastidito ed offeso il pittore che considera queste pretese inconcepibili e scandalose.
E’ chiaro che si tratta di precise disposizioni del sindaco e dell’assessore al ramo che però, così facendo, non sembrano essere promotrici di attività culturali.
Armando Sparacino, a questo punto, si chiede se sia meglio per i turisti vedere un portone chiuso e non poter nemmeno visitare la chiesa oppure visitare la chiesa e contemporaneamente apprezzare l’arte.
Ci sono Comuni che hanno incentivato l’economia locale con grandi manifestazioni culturali, dice Sparcino, mentre a Ragusa si assiste al fiorire di sole sagre paesane con ricotta sausizza e cavatieddi, sperperando centinaia di migliaia di euro anche facendo esibire qualche cantante di grido con costi altissimi.
Ma veniamo al punto. Secondo l’amministrazione lo spazio culturale del San Vincenzo Ferreri, con l’intento di creare una selezione per gli eventi, può essere utilizzato solo a queste condizioni . Io non sono d’accordo, e l’avevo già detto all’assessore, perchè così una mostra di pittura o d’arte in generale la può allestire solo chi ha soldi e non è neanche tanto giusto. Preferirei allora una valutazione artistica affidata all’assessore stesso, o a un esperto nominato a tale scopo, che possa decidere, in modo ragionato e responsabile, quali manifestazioni autorizzare inserendole così automaticamente nel calendario comunale. E la chiesa sarebbe aperta ogni giorno permettendo, come dice Sparacino, ai turisti di visitarla e di apprezzare l’artista che espone.
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di Direttore21 Mag 2023 10:05
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