Gli scecchi abbolano soprattutto in aeroporto.

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Dopo 40 anni di professionismo nel mondo dell’informazione non mi meraviglio più di niente. So benissimo, per esperienza, che i più forti, almeno quelli che si sentono tali, hanno dalla loro parte un apparato giornalistico ben pagato e ben organizzato e possono sparare tutte le ca….volate che vogliono. E’ però grave che un’organismo come  la Sac, che certamente è tra quelli che si sentono forti, riesca a camuffare  la realtà fino a questo  punto. Il riferimento è all’incontro che si è svolto venerdì alla ex provincia per parlare della storia dell’aeroporto di Comiso e del suo futuro. Tutti i media locali hanno riferito  di riunione interlocutoria  e praticamente inutile . Il sindaco Cassì, in una intervista che può essere prodotta in qualunque momento,  si è dichiarato  insoddisfatto e  meravigliato che cotanta società, da 10 milioni di passeggeri, sia venuta a chiedere al territorio ibleo  i pochi spiccioli provenienti dalla tassa di soggiorno. Tutti però hanno convenuto che la Sac non ha saputo fornire le risposte che ci si aspettava. Addirittura l’on Campo, e noi crediamo più a lei che a Torrisi,  ha accusato l’AD non solo di non aver risposto a nessuna delle sue domande ma anche di un comportamento irriguardoso per la sua persona e per la carica che ricopre. Ma, incredibilmente,  l’apparato della Sac oggi ci comunica che “l’incontro  ha permesso di fare chiarezza sulle recenti vicende legate al caso Ryanair, alle quali la società di gestione ha risposto prontamente, con il sostegno del Governo regionale, chiamando a operare immediatamente altre compagnie con le quali si stava già trattando. L’occasione è stata anche importante per rispondere ai quesiti degli amministratori locali, che si sono mostrati soddisfatti, in ordine al futuro dello scalo e alle iniziative che la società di gestione ha in cantiere, che non possono prescindere dalla collaborazione del territorio e di chi lo rappresenta. C’è anche un virgolettato di Torrisi per l’on Campo:  “Spiace che la deputata racconti di una riunione parallela, tirando fuori argomenti non attinenti all’incontro e insistendo su temi, lasciando pensare che forse la lingua batte lì dove il suo dente duole. Spiace anche che resti su posizioni preconcette sul ruolo della SAC nella sopravvivenza dello scalo ibleo, scomodandosi addirittura in maldestri tentativi di impartire lezioni di buona educazione”.  Naturalmente trattandosi di aeroporti è più che mai facile che la Sac pensi di far “abbolare”  i proverbiali “scecchi” per illudere i nostri conterranei dopo aver fallito ogni pur minima parvenza di gestione dello scalo. Non dobbiamo dimenticare che in 10 anni Comiso si è ridotto a un ruotino di scorta e se non fosse per Aeroitalia che, con mille difficoltà, cerca di rispettare gli impegni, oggi, nell’aeroporto si girerebbero i pollici. Pensate che, come ha dichiarato il sindaco Schembari, in pochi anni il Comune ha dilapidato un tesoretto ( come lo ha chiamato lei)  di 17 milioni di euro che erano rimasti in cassa per la vendita delle azioni della Soaco alla stessa Sac ( allora Intersac) usato per coprire annualmente le perdite della società di gestione. Possibile che non le sia mai venuta in testa il dubbio he qualcosa non andava.  Dopo tali defaiance anche il meno  volenteroso degli amministratori avrebbe impugnato la concessione mandando a casa chi non ha rispettato  gli impegni pur con  le giustificazioni del caso.  La gente iblea, tutta, nessuno escluso, sa bene di chi è la colpa e raccontare verità di comodo  non aiuta. Infine, abbiamo parlato di grandi società che hanno dalla loro parte  tanti amici pronti a confondere le idee  ma con le cose stanno cambiando.  Si parla del “sistema” delle camere di commercio che deve essere rivisto e forse c’è anche qualcosa di più. I colossi spesso hanno i piedi d’argilla e quando crollano fanno un mucchio di “scruscio”.

di Direttore20 Mag 2023 15:05
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