“Il centrodestra è con Cultrera”, Spadola ha passato il testimone

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“C’è qualcuno che gioca a fare il candidato sindaco di centrodestra accompagnato da personaggi che con questa area politica non hanno niente a che fare? Dov’è il centrodestra nel progetto politico di Cassì? Non c’è, ve lo dico io, perché il centrodestra di Ragusa è oggi tutto qui a sostenere me e la squadra della coalizione”. Così Giovanni Cultrera, oggi pomeriggio, nella sala conferenze del Mediterraneo Palace Hotel di Ragusa ha presentato la propria candidatura a sindaco della città sostenuto da Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, il movimento Insieme e l’associazione politico-culturale Ragusa in Movimento.
Accanto a Cultrera c’era Pasquale Spadola, fino a qualche minuto prima candidato a sindaco per i meloniani, che ha scelto di fare un “passo di lato”. È stato lo stesso Cultrera a chiedere ai presenti un lungo applauso di ringraziamento per Spadola dicendo che “se tutti intendessero la politica come lo fa Pasquale il nostro Paese sarebbe un posto migliore in cui vivere”.
Ad aprire l’incontro con i giornalisti, come previsto, è stato proprio Spadola che, giustamente, ha preso qualche minuto per sé per spiegare ciò che agli occhi dei politici più smaliziati può sembrare incomprensibile e cioè che l’unità di intenti per un progetto vale di più delle proprie ambizioni. “La mia candidatura – ha detto – era ingombrante per varie ragioni: da una parte ha generato entusiasmo, ma dall’altra era troppo dirompente perché potesse generare una sintesi tra le diverse anime”, per consumare, cioè, quel processo nel quale ognuno mette del proprio sacrificando comunque un po’ di sé. “Sono stato io a indicare il nome di Giovanni Cultrera – ha raccontato orgoglioso – e in Giovanni ho riconosciuto le doti necessarie perché ogni componente della coalizione si sentisse garantito”. Poi da Cultrera la conferma di quanto avevamo scritto ieri: già due mesi fa aveva avuto una prima proposta, alla quale però aveva risposto di non essere interessato. In due mesi, si sa, può cambiare il mondo e quando la proposta viene direttamente da chi fino a un attimo prima è il candidato che tu stesso andresti a votare è probabile che non sia più il caso di rifiutare educatamente, ma l’occasione di cogliere il testimone che ti si sta passando.
“C’è molto lavoro da fare – ha detto ancora Cultrera – bisogna smontare la narrazione di un sindaco eletto come esponente di una parte politica che ora, però, si trova altrove e che in quasi cinque anni non ha fatto altro che proseguire il lavoro altrui, senza neanche avere l’onestà politica di riconoscere i meriti di chi lo ha preceduto. La stragrande maggioranza di ciò di cui si vanta è incompleto o ancora lontano dall’essere realizzato. Il teatro Marino potrebbe essere il simbolo di questa amministrazione: ci raccontano che si lavora e si lavora, si fanno sopralluoghi, ci hanno detto che doveva essere pronto entro la scorsa estate e ancora non ha neanche il tetto. Ecco, alla città di Ragusa vogliamo dire che a tutto questo un’alternativa c’è, non prometteremo cose che non saremo in grado di realizzare, quel che pensiamo diremo e quel che diremo faremo, senza nasconderci o doverci mascherare. Vogliamo fare in modo che tra Ragusa, Palermo e Roma ci sia un filo diretto un rapporto che è stato assente in questi anni e siamo sicuri che anche i ragusani comprenderanno l’importanza di questa scelta che è soprattuto di campo. Tra qualche giorno, poi – ha concluso – presenteremo il nostro programma: dieci punti con argomenti concreti e fattibili che ci impegnano a portare avanti”.

di Leandro Papa16 Mar 2023 21:03
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