Vergogna € 500 a volo ma anche € 9,99

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A ogni festa comandata arriva la protesta del politico di turno che è costretto a pagare anche 1000 euro per volare in Sicilia da Roma o Milano. Viene denunciato lo scandalo del caro voli che da tempo colpisce i siciliani. Ma nessuno è in grado di trovare una risposta, se non immediata almeno efficace e passata la festa nessuno se ne occupa più. Ora tocca a Schifani che fa grandi annunci : ” la Regione Siciliana denuncerà la questione all’Autorità Antitrust, coinvolgendo i migliori avvocati esperti del settore. Ma serve anche più attenzione da parte del governo”. Parole inutili perchè Schifani dimentica che i voli costano e come si grida allo scandalo per un biglietto da 400 euro nessuno si lamenta se trova il volo per Milano a meno di 10 euro. La foto fa vedere quanto costano i voli del 20 dicembre. Anche questa sarebbe da denunciare all’Antitrust  perchè un biglietto a 9,99 euro è immorale e insensato ma dobbiamo sapere che i soldi che mancano per arrivare a un prezzo equo li andrà a pagare chi arriva per ultimo. Ed ecco i 400 euro che devono compensare i 9 euro. Quindi zitti perchè se a noi piace volare a 9 euro dobbiamo comprendere la filosofia del ticketing, cioè dei prezzi medi, che fanno le compagnie. Ma qui sorge un altro problema che Schifani, se non fosse compromesso con aeroporti e compagnie, e questo non lo sappiamo, dovrebbe immediatamente affrontare discutendo di tariffe agevolate per i residenti 360 giorni all’anno. Avendo fatto morire tutte le compagnie di bandiera d’Europa, inneggiando al fenomeno low cost, ora ci troviamo in balia di un paio di compagnie che decidono dove, quando e come volare. Vogliono i soldi minacciando di annullare i collegamenti dalla mattina alla sera e non si preoccupano del fatto che noi siamo un’isola e per andare e venire non abbiamo mica tante possibilità. Ad esempio tutti si sono scordati che a Comiso si erano ottenuti dei finanziamenti per la continuità territoriale cioè dei prezzi fissi su alcune rotte importanti. Come è finita? Semplice l’Alitalia, fallita per l’ennesima volta, non ha potuto fare i collegamenti e i soldi non sappiamo che fine hanno fatto. Crediamo che si siano semplicemente perduti spostandoli su altre necessità. «È inaccettabile – ha aggiunto il presidente della Regione – che a minare il diritto alla mobilità dei cittadini sia una compagnia a capitale totalmente pubblico come Ita, impegnata in una sorta di cartello con Ryanair sulla rotta Palermo-Roma ( ma noi diciamo anche su Catania) in quanto unici vettori ad operare su quel percorso. E qui casca l’asino! Il monopolio ! Da anni i governi siciliani appunto perché compromessi con le governance degli aeroporti e quindi delle compagnie non hanno mai favorito la nascita e  la crescita di compagnie siciliane. Anzi si è fatto di tutto per affossare splendide realtà come Windjet, poi caduta in disgrazia proprio perchè non era gradita in qualche scalo dove vigeva tutto meno che la libera concorrenza.  Oggi se la Sicilia avesse una sua compagnia interessata solo a coprire le tratte essenziali per l’Isola con orari dignitosi e prezzi giusti, non certo 9 euro, forse potremmo programmare il futuro. Prima di tutto il turismo. Sapete che i tour operator hanno paura di organizzare tour in Sicilia perchè devono acquistare i biglietti con larghissimo anticipo e oggi nessuno vuole rischiare. Allora se veramente Schifani vuole fare qualcosa per questa questione dei voli chieda  al Ministero dell’Economia e delle Finanze di lavorare in collaborazione per far nascere una compagnia al servizio dei siciliani.

di Direttore08 Dic 2022 13:12
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