Cala il prezzo del gas ma le bollette aumenteranno!
E’ la solita storia quando ci sono gli aumenti le aziende di distribuzione sono pronte a far crescere la bolletta ma quando invece si registra un calo, addirittura esagerato, nessuno si preoccupa del consumatore. Oggi il prezzo del gas oscilla attorno ai 92 euro per MegaWatt/ora, cioè è solo un quarto della quotazione record raggiunta ad agosto in pratica come era prima dell’inizio della guerra in Ucraina. Ora ci dovremmo aspettare bollette del metano (e della luce, le cui tariffe sono correlate) in picchiata? Purtroppo no. L’Autorità dell’Energia, l’Arera, ha preannunciato che ancora nel prossimo trimestre il gas quasi certamente rincarerà. Il bello che ci spiegano tutto per filo e per segno proprio per non farci scendere in piazza a protestare. Allora che succede? Spieghiamo, intanto, che cosa si intende per prezzo del gas. In realtà ce ne sono molti, quello che viene evocato con più frequenza in questi mesi è il valore del contratto “future” alla Borsa di Amsterdam e relativo, di volta in volta, al mese successivo (ad esempio, il record attorno ai 350 euro di agosto era relativo al “future” di settembre e la quotazione di oggi attorno ai 90 è sul “future” di gennaio). Difficile da spiegare per chi non è nel settore ma basta capire che il prezzo viene fuori da medie mensili e probabili aumenti futuri. L’Autorità dell’Energia fissa le tariffe in bolletta per il cosiddetto mercato di maggior tutela, cioè per gli utenti che non sono passati al mercato libero e continuano a pagare gas e luce a prezzi fissati dall’Arera. Fino a poco tempo fa l’aggiornamento avveniva ogni tre mesi sia per il metano sia per l’elettricità, ma di recente c’è stato un cambiamento e per il gas si è passati all’aggiornamento mensile, per tener conto con più immediatezza degli sbalzi violenti (in alto, ma alche verso il basso, come è successo a ottobre a beneficio dei consumatori) che subiscono le quotazioni. Quindi l’Authority si sta preparando a fissare le tariffe del gas relative al mese di gennaio. Su che base lo fa? Calcola la media mensile della quotazione del metano non alla Borsa di Amsterdam ma a quella dell’ingrosso italiano (il Psv day ahead) che è più piccolo, quasi sconosciuto al pubblico e raramente citato, ma i cui prezzi, comunque, si discostano poco da quelli del Ttf di Amsterdam. Ora, nel mese di novembre la quotazione media del metano Psv è stata di circa 91 euro per MWh, mentre nel mese di dicembre ha oscillato per lo più fra 100 e 110 euro e solo adesso è scesa a 92, che comunque rappresenta un minimo mensile di dicembre più alto della media mensile di novembre. Perciò, a meno che un ulteriore crollo del prezzo non abbassi in modo drastico la media dicembrina negli ultimi giorni che ci separano da San Silvestro, è inevitabile che la bolletta del gas a gennaio rincari.
Fonte “La stampa”