Palermo : ultimo atto?
Così l’on. Nello Dipasquale, parlamentare regionale del Partito Democratico, commenta l’esito dei lavori d’aula di ieri e le voci di corridoio sulle dimissioni del presidente Musumeci
“Nella lunga seduta di ieri dell’Assemblea Regionale Siciliana, conclusasi in nottata, è andato in scena l’ultimo atto del Governo Musumeci. Per approvare le variazioni di bilancio, il cui peso complessivo è davvero limitato rispetto al contesto dell’isola, ci sono volute due settimane. Mentre in aula c’era chi lavorava, pezzi di maggioranza erano in giro a fare campagna elettorale.
Probabilmente in queste ore Musumeci si dimetterà e la Sicilia potrà essere liberata da questa terribile esperienza con un mese di anticipo.
In ogni modo, tra i risultati che ieri abbiamo portato a casa ci sono:
– l’approvazione di un emendamento che destina 2milioni e mezzo di euro per sostenere le imprese agricole e zootecniche per l’acquisto di gasolio agricolo;
– L’approvazione di un emendamento che destina poco più di 4milioni di euro per la realizzazione di laghetti artificiali a servizio dell’agricoltura;
– un contributo di 200mila euro al Comune di Chiaramonte Gulfi per l’intervento di completamento, riqualificazione e messa in sicurezza del centro sportivo con annesso palazzetto dello sport al Villaggio Gulfi;
– 300mila euro al Comune di Ragusa per consentire l’esecuzione del progetto di messa in sicurezza di via Monelli nonché la sistemazione dei muri a secco, il consolidamento del costone roccioso, la sistemazione del manto stradale e l’installazione di nuova illuminazione.
Sono stati snobbati dal governo e dalla maggioranza alcuni emendamenti che riguardavano, per esempio, le risorse per i Consorzi di Bonifica e quelle per i Comuni.
Certo, siamo davvero al termine della legislatura e dubito che quanto di buono ottenuto con questa ultima manovra di bilancio possa vedere luce nel pochissimo tempo che rimane.
Il presidente dell’ARS ha riconvocato l’aula per venerdì per eventuali comunicazioni del Presidente della Regione. Se davvero dovesse dimettersi, con uno scatto di dignità, sarebbe sì un gesto concreto di amore per la Sicilia, consentendo di accorpare le elezioni regionali con le nazionali il 25 settembre e far risparmiare risorse ai Siciliani”.
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