Consigliabile ma non obbligatorio il riuso delle acque grigie.

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Lo sapevate che su 130 litri di acqua che ogni persona mediamente consuma al giorno, il 65 % è acqua potabile
(per scarichi water, lavatrici, ecc ) che può essere riusata ? Invece è acqua potabile che va PERSA, SPRECATA !
L’argomento è interessante e sta già procurando molte critiche per l’amministrazione Cassì.
A scrivere questa nota è il responsabile del movimento ” partecipiamo”  la pensa così:
Il regolamento edilizio  vigente a Ragusa  e il regolamento tipo della Regione prevedono debba essere riutilizzata con grande vantaggio per i Cittadini perché è tutta acqua potabile che non viene prelevata dall’acquedotto comunale con risparmio economico giornaliero e salvaguardia per il pianeta e l’umanità.
Stupisce molto che l’ufficio tecnico del Comune di Ragusa e l’Assessorato al ramo abbiano deciso di rimettere indietro l’orologio della storia, in barba a tutto ciò che sta accadendo nel mondo e in città con i disagi e la  penuria di acqua !
Leggiamo che il regolamento attuale e il regolamento tipo della Regione vengono ‘decapitati’ rendendo solo ‘ consigliabile’ il riuso delle acque grigie. Un modo per non realizzare mai, neanche con incentivi, gli impianti di riuso delle acque grigie. Questa scelta, qualora approvata, riteniamo che debba essere impugnata ! E’ invece necessario che per le nuove costruzioni si continui ad applicare la razionalizzazione dell’uso delle risorse idriche e il Comune è giusto che dia un contributo economico attraverso la riduzione degli oneri di urbanizzazione e di agevolazioni della tariffa idrica al fine di ridurre il costo per l’impianto e poi il solo
risparmio idrico ripagherà costruttori e proprietari per tutta l’esistenza. Il regolamento può prevedere che nel
caso di ristrutturazioni, es. centro storico, dove non è possibile installare impianti di riuso vi sia una esenzione
per ragioni strettamente tecniche ma devono essere le eccezioni tecniche, non la regola !
In altre parti d’Italia queste sono diventate opportunità di lavoro,  Ma anche Legambiente insorge di fronte a questo cambiamento e scrive al sindaco: In questo quadro ambientale per nulla allegro a causa di una latente siccità   la proposta del comune di Ragusa di rendere da obbligatorio a consigliato l’uso di acque grigie per le cassette di scarico dei water suona come una beffa. Ma
soprattutto risulta contraddittorio visto che il comune di Ragusa con delibera consiliare del
12/11/2015 l’aveva già reso obbligatorio sulla base di previsioni che si sono puntualmente
verificate.  Ora con la situazione idrico potabile in peggioramento il comune di Ragusa che è stato il primo meritoriamente ad introdurre questa norma, torna indietro. Assolutamente da evitare. Legambiente quindi invita il Sindaco a non modificare l’art. 65 del regolamento edilizio lasciando l’obbligatorietà dell’uso delle acque grigie nelle cassette di scarico. Non ce lo possiamo permettere. Lo doviamo a
tutti i cittadini ma soprattutto ai nostri figli e nipoti. Bisogna  porre in campo tutti gli sforzi per recuperare le acque reflue
depurate che oggi finiscono a mare per utilizzarle in agricoltura oppure per reimmetterle in falda per frenare l’avanzata del cuneo salino.

di Direttore08 Ago 2022 23:08
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