Tutto l’affare in città passa all’ATI Acque Iblee
Siamo ormai abituati alle sigle come ATI, ATS,ATO e così via. Si tratta in pratica di acronimi che raccolgono quella che secondo molti è l’esempio della incapacità delle amministrazioni di svolgere bene i propri compiti primari all’interno di ogni comune e poi, e questo forse è più importante, un modo per aumentare i posti di comando che vanno assegnati in base a dei manuali dettati dalle forze politiche. Molti di questi “ambiti”, molti voluti allora dall’ex presidente Lombardo, si sono rivelati come carrozzoni inefficaci e mangia soldi utili solo per la persona che ne è stata messa a capo. A Ragusa, forse meno, ma la questione rifiuti che doveva essere il compendio finale degli ambiti ottimali è fallita miseramente riportandoci alla più controllabile gestione diretta. Qualche giorno fa presso la sala giunta del comune di Ragusa, alla presenza del notaio Michele Ottaviano è stato firmato dai rappresentanti legali di 12 comuni su 2, l’atto costitutivo della IBLEA ACQUE s.p.a., la società in house providing che sarà il soggetto gestore del Servizio Idrico Integrato dell’ATO 4 Ragusa.
Si tratta di una società pubblica, partecipata interamente dai comuni della ex provincia di Ragusa, (tranne Chiaramonte Gulfi che si aggiungerà successivamente)che sarà gestita da un amministratore unico individuato nella persona dell’ing. Francesco Poidomani.
Giunge a conclusione un lungo iter, durante il quale l’ATI Ragusa è stata anche commissariata, che allinea l’ente d’ambito ragusano alla normativa vigente che prevede la gestione unitaria ed integrata dei servizi idrici e depurativi comunali da parte di un gestore unico.
Tale condizione permetterà all’ATI Ragusa di partecipare ai prossimi bandi (fra cui quelli del PNRR) che finanziano le infrastrutture di tale servizio. Questa la notizia fiale ma è bene dire che il Comune si affida tutto e per tutto a questa nuova società che dovrà nel prossimo futuro pensare a ogni cosa che riguarda l’acqua. Parliamo di fonti, tubature, serbatoi, contatori ed anche la prossima, vedremo da quando, fatturazione per l’acqua che consumiamo. Probabilmente si tratta di una buona cosa anche se credo che in questi settori è meglio avere a che fare con i privati che possono essere richiamati all’ordine in qualunque momento. La paura di tutti e che si vada a costituire un organismo mangia soldi che non saprà dare le giuste motivazioni nei servizi.
Il Presidente dell’ATI Ragusa Dr. Bartolo Giaquinta, che martedi serà sarà in studio con noi a Ragusa,
soddisfazione assieme agli altri sindaci per il risultato raggiunto e ringrazia i consigli comunali iblei per avere condiviso ed approvato la scelta che ci consentirà di puntare ad un servizio idrico integrato sempre più funzionale ed efficiente.