Pozzallo mon amour. Ma…..

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Pu­bbli­chi­a­mo un ar­ti­co­lo della nos­tra Gio­van­na Can­ni­z­za­ro che parla della sua Po­z­zal­lo in vista della stagio­ne es­ti­va ed anche delle ele­zio­ni co­mu­na­li .

Adam Smith , fi­lo­so­fo e padre del pen­sie­ro eco­no­mi­co mo­der­no,  nel suo ce­le­ber­ri­mo testo ” La ric­che­z­za delle Na­zio­ni” af­fer­ma­va  che per dare svi­lup­po eco­no­mi­co e so­cia­le alla pro­pria città o al pro­prio ter­ri­to­rio bi­so­gna saper pro­dur­re ciò che sa fare meg­lio quel­la città   o quel ter­ri­to­rio ris­pet­to a tutti gli altri. In poche par­ole bi­so­gna con­cen­tra­re l’ at­ten­zio­ne sui pro­pri van­ta­g­gi com­pa­ra­ti che sono le  ri­sor­se , siano esse ma­te­ria­li, im­ma­te­ria­li ed umane, nella loro specificità ed unicità. Non c’ è ombra di dub­bio che per Po­z­zal­lo la ri­sor­sa mare è un forte van­ta­g­gio com­pa­ra­to, che la città sta ten­tan­do di sfrut­ta­re quale ri­sor­sa eco­no­mi­ca im­por­tan­te sia nell’ amb­ito del set­to­re tu­ris­ti­co che in quel­lo della sua do­ta­zio­ne in­fras­trut­tu­ra­le:  il porto .Negli ul­ti­mi anni si è fatto tanto per in­cre­men­ta­re il com­par­to tu­ris­mo  , ma si­no­ra, no­no­stan­te tutti gli sfor­zi degli am­mi­nis­tra­to­ri di Pa­la­z­zo La Pira,  il set­to­re ri­sul­ta im­pro­pria­men­te poco pro­d­ut­ti­vo. Oc­cor­re , in­som­ma un nuovo modo di con­ce­pi­rlo .E per far ciò bi­sogne­reb­be pia­ni­fi­ca­re lo svi­lup­po fu­tu­ro di Po­z­zal­lo , se­ria­men­te e con­sa­pe­vol­men­te, no­bi­li­tan­do e va­lo­ri­z­zan­do il suo van­ta­g­gio com­pa­ra­to:  il mare. Ma in che modo?  Sem­pli­ce, stu­dian­do un nuovo piano   di pro­dur­re tu­ris­mo ,of­fre­n­do ser­vi­zi di qualità,  per tras­for­ma­re le vi­si­te oc­ca­sio­na­li in un in­vi­to al soggior­no piu’ pro­lun­ga­to, al fine di de­ter­mi­na­re una in­ver­sio­ne di ten­den­za della moda del tu­ris­mo ” mordi e fuggi”. Ques­ta , la stra­te­gia da per­se­gui­re per con­tri­bui­re alla cres­ci­ta del seg­men­to tu­ris­ti­co. Ed e’ com­pi­to delle is­ti­tu­zio­ni fis­sa­re ob­iet­ti­vi e ri­sor­se. Spet­ta agli im­pren­di­to­ri crea­re le strut­tu­re per sod­dis­fa­re le ri­chies­te dei tu­ris­ti. Il tu­ris­ta vuol ve­de­re il mag­gior nu­me­ro di cose spen­den­do il meno pos­si­bi­le.  In­ol­tre, oc­cor­re in­tro­dur­re nella città la cul­tu­ra della ricettività e dell’ ac­coglien­za: strut­tu­re al­ber­ghie­re di qualità, ser­vi­zi di ris­to­ra­zio­ne all’ al­te­z­za delle as­pet­ta­ti­ve, per­so­na­le ad­egua­ta­men­te for­ma­to e mo­ti­va­to.  Per la cro­na­ca dal 29 ap­ri­le al primo mag­gio  si svolgerà un workshop con la par­te­ci­pa­zio­ne di  18 ope­ra­to­ri tu­ris­ti­ci in­ter­na­zio­na­li.

Ar­ti­co­lo di Gio­van­na Can­ni­z­za­ro

di Redazione23 Apr 2022 11:04
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