Lo scalo merci criticato.

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Inaspettatamente Legambiente interviene per criticare il progetto della giunta Cassì relativo allo scalo merci e al suo riutilizzo in funzione di stazione per i pullman e area a verde. Proprio per la questione verde l’associazione ambientalista si dichiara insoddisfatta considerando addirittura ridicolo l’intervento pensato dal Comune. Cassì non ci sta e in una sua nota dice: “L’intervento che prevede la nascita di un nuovo polmone verde in centro storico, nell’area attualmente brulla, ricoperta d’asfalto e abbandonata dell’ex Scalo Merci, sarà realizzato con un apposito finanziamento del Ministero della Transazione ecologica nell’ambito del Programma sperimentale di interventi per l’adattamento ai cambiamenti climatici in ambito urbano. E conferma la bontà del progetto. Non sono un tecnico ne posso dire di avere il pollice verde anzi! Però avevo esternato i miei dubbi sull’intera progettazione dello scalo soprattutto considerando il fatto che per fare quell’area a verde è stata irrimediabilmente compromessa la funzionalità della costruenda stazione. Come si vede infatti dal rendering la tettoia dei bus e posta trasversalmente e a una sola entrata costringendo gli autisti a fare delle difficili e pericolose manovre a macia indietro. Sarebbe stato invece più opportuno porre la tettoia in modo che i pullman, dopo essersi fermati sotto la copertura per caricare e scaricare i passeggeri, avrebbero potuto transitare, girare a fine scalo magari con una rotatoria e tornare in via Archimede. Lo abbiamo detto ma nessuno ha preso in considerazione il suggerimento. Tornando alla nota di Legambiente concordiamo sulla questione di rendere più alberata, verde e fruibile l’area chiamata Parco Urbano che invece, in contrasto con la definizione di parco è un posto ideone solo agli investimenti economici quindi centri commerciali etc.
Il sindaco ribadisce che tale a zona è oggetto di un ricorso presentato da una società privata
che accampa diritti edificatori sulla stessa, a cui il Comune si è opposto (nel silenzio
di Legambiente). Al momento, quindi, ogni ipotesi progettuale di rimboschimento sarebbe stata
prematura, rendendo quindi impossibile agganciare questo condivisibile obiettivo a
quella linea di finanziamento.

di Direttore10 Gen 2022 23:01
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