“Manifesto sui Diritti e Doveri Culturali”
E’ stato presentato questa mattina, presso la sala “Piersanti Mattarella” di Palazzo dei Normanni a Palermo, il “Manifesto sui Diritti e Doveri Culturali”, promosso su impulso del Dipartimento Beni Culturali del Partito Democratico e che vede numerosi aderenti tra i quali diversi esponenti della Cultura siciliana e nazionale e alcune figure istituzionali. Tra queste ultime l’on. Nello Dipasquale, parlamentare regionale del PD, membro della Commissione Cultura e segretario alla Presidenza dell’Assemblea Regionale Siciliana, presente all’incontro odierno.
“Quella di stamattina è una tappa cruciale per la cultura in Sicilia e per il resto d’Italia – dichiara il parlamentare ibleo – e non è un caso che proprio dalla nostra isola si parta per diffondere anche nella penisola un sentimento di tutela e consapevolezza del patrimonio artistico-culturale del Paese inteso come testimonianza di diversità da rispettare e alla base della crescita di ogni cittadino. La Sicilia, come sappiamo, più di qualsiasi altro territorio d’Italia e d’Europa è stata oggetto di ogni tipo di dominazione rendendola il prodotto di un crogiolo di culture tale da essere il massimo esempio possibile di integrazione e rispetto, quale percorso individuale di progresso sui piani intellettuale, emotivo e morale. In quest’ottica la proposta di un “Manifesto sui Diritti e Doveri Culturali” che serve a chiedere il riconoscimento e la tutela, appunto, dei diritti e dei doveri culturali, allo scopo di promuovere e condividere la bellezza e la conoscenza come valori fondanti per il benessere collettivo e della singola persona”.
“Dalla Sicilia, inoltre – continua Dipasquale – grazie all’autonomia legislativa di cui godiamo, sarà possibile attivare norme e prassi finalizzate all’evoluzione sociale e culturale che possano essere un modello per l’intero Paese. Su questo il mio impegno nel Parlamento siciliano sarà massimo”.
“Il prossimo passo sarà quello di produrre la “Carta dei Diritti e dei Doveri Culturali” e sostenerne l’adozione – conclude Dipasquale – partendo dall’ARS e coinvolgendo tutti i Consigli regionali e il Parlamento nazionale”.
di Direttore30 Nov 2021 17:11
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