La giornata dei fiumi
Il 26 settembre è la Giornata Mondiale dei Fiumi: oltre 11.000 le barriere che in Italia intrappolano i corsi d’acqua.
I nostri fiumi non sono in buona salute e necessitano di una diffusa azione di riqualificazione per contribuire alla sicurezza dal rischio idrogeologico, aumentare la resilienza ai cambiamenti climatici, tutelare la biodiversità e riqualificare gli ecosistemi d’acqua dolce. Molte barriere sono obsolete e controproducenti e potrebbero essere rimosse. Questa azione contribuirebbe all’impegno di riconnettere e riqualificare 25.000 km di fiumi entro il 2030 come richiesto nella Strategia Europea per la Biodiversità. In Europa sono state identificate 830 barriere che sarebbe importante rimuovere e ad oggi ne sono state rimosse ben 111 tra dighe e traverse in Europa. “Il tempo per agire è quasi scaduto – sottolinea Andrea Agapito Ludovici, Responsabile Acque WWF Italia – è necessario da un lato iniziare a rinaturalizzare i nostri fiumi, e dall’altro bloccare ulteriori interventi di mini-idroelettrico lungo i corsi d’acqua naturali ed evitare la costruzione diffusa di invasi, che aumentano la frammentazione del reticolo idrico superficiale e la vulnerabilità agli impatti dei cambiamenti climatici del territorio. E come WWF abbiamo voluto dare il nostro contributo con l’iniziativa LiberiAmo i Fiumi, con l’obiettivo di mappare, con sempre maggior precisione, tutto ciò che ostacola artificialmente i nostri corsi d’acqua. Per creare una banca dati europea delle barriere. Fra le molte cause della triste situazione dei fiumi italiani, l’artificializzazione dei corsi, troppo spesso equiparati a meri condotti idraulici, ne rappresenta una delle maggiori. In particolare gli ormai eccessivi sbarramenti privi di adeguate scale di risalita per pesci vengono a impedire le naturali migrazioni stagionali o riproduttive che sono essenziali per l’intera vita acquatica”.