Direttivo Uil a Ragusa: Qualcuno ci spieghi…

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Da tempo nelle nostre province ci si ritrova senza una governance veramente operativa e propositiva e gli enti locali sono costretti a muoversi a tentoni non avendo punti di riferimento ne politici ne amministrativi. Questo è un fatto accertato. Eppure passa il tempo e nessuno mette davvero mano alla situazione limitandosi ad osservare immobili all’ulteriore disfacimento dei liberi consorzi, ormai ridotti a mettere qualche toppa, e anche alla novella disgregazione delle camere di commercio da accorpare in modo fantasioso. Ma il tempo consuma uomini e cose e soprattutto le strade se non c’è la giusta attenzione. A Ragusa oggi si è svolta una riunione dell’esecutivo UIL territoriale che ha affrontato proprio l’argomento della viabilità.
“Non basta inaugurare dopo lunga attesa un pezzettino di autostrada, se lavoratori, cittadini e imprese devono poi ogni giorno fare i conti con una rete viaria a Ragusa e provincia che è solo un eufemismo definire dissestata dice il segretario Claudio Barone. Quasi, quasi, viene voglia di lanciare un concorso a premi riservato a chi saprà segnalare la buca più larga, la scaffa più profonda!”.
“Si pensi, tra l’altro, agli oltre 500 chilometri di strade gestite dal Libero Consorzio di Ragusa. Segnalazioni, articoli giornalistici, proteste testimoniano un inaccettabile stato della viabilità, ovunque e comunque fonte di rischi e disagi. Non si aiuta così lo sviluppo di un territorio, a forte vocazione turistica e produttiva. Anzi, si deprime”. “Chiediamo confronto urgente – dicono il segretario Barone e la responsabile organizzativa Lionti – a governo regionale e amministrazioni comunali. All’impegno dei dipendenti pubblici nell’ex Provincia e negli altri enti locali, costretti a operare tra mille difficoltà e carenze, corrisponda finalmente concreta attenzione da parte della politica: un argomento, speriamo, per la cosiddetta cabina di regia della Regione sul Piano nazionale di ripresa e resilienza. Non di solo Pnrr, comunque, possono vivere Ragusa e la Sicilia. Qualcuno spieghi dove sono finite le altre risorse disponibili per le infrastrutture che nel nostro territorio non esistono, o che esistono ma in condizioni pietose. Qualcuno spieghi dove sono i progetti e i cantieri per le opere davvero necessarie, occasioni di lavoro buono e crescita collettiva in una provincia-simbolo delle opportunità negate ai siciliani”.

di Direttore22 Set 2021 18:09
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