D’accordo con Legambiente: Non si possono sanare certi abusi edilizi
E’ passata per un solo voto la sanatoria scandalo contenuta nell’articolo 20 stralciato dalla legge sull’edilizia, il governo Musumeci si conferma pronto a stare con chi ha violentato l’ambiente . La norma varata all’Ars che prevede l’estensione della sanatoria alle aree di interesse paesaggistico . Altro che esigenza di dare norme certe, qui si rischia di fare a pezzi il paesaggio e si pretende pure di avere battute le mani. Oggi, dicono quelli del M5S, sì è scritta una pagina nera di politica siciliana ,Interviene anche Legambiente con le varie associazioni che rifiutano fermamente le spiegazioni dell’assessore Cordaro, che si tratti di una norma interpretativa del mini-condono nazionale del 2013, e ritengono che sia una vera e propria sanatoria. I gravi errori evidenziati da Legambiente Sicilia e dal WWF nelle posizioni espresse in particolare dal Governo regionale sono:
1. presentare il quadro normativo come dubbio. Poiché la norma, già di per sé molto chiara, si è aggiunta una giurisprudenza costituzionale univoca. La sanatoria del 2003 esclude del tutto gli immobili ricadenti in aree di vincolo, seppur parziale;
2. non è affatto vero che vi sono molte migliaia di persone in attesa di una risposta sulla loro istanza di sanatoria perché chi le ha presentate non ne aveva titolo. Quindi non possono essere considerate pratiche pendenti;
3. L’assessore Cordaro ritiene che le sanatorie prevedrebbero un automatismo, mentre la norma appena approvata aggiungerebbe una valutazione degli organi che gestiscono i vincoli per la cui presenza gli abusivi non hanno potuto ottenere il condono del proprio immobile illegale. Ma anche questo è un errore perché qualunque sanatoria d’immobili ricadenti in aree di vincolo relativo, quella del 1985 o quella del 1994, era sottoposta al preventivo rilascio di Nulla Osta da parte dell’ente responsabile di quel vincolo. Ma, guarda caso, non c’è nessuna istanza di sanatoria rigettata per il mancato rilascio di un Nulla Osta. Non essendoci tecnicamente alcuna differenza tra la norma approvata e le precedenti leggi di condono, quest’ultima costituisce l’allargamento del perimetro di applicazione di una legge di condono nazionale, quella del 2003, e la conseguente riapertura dei termini temporali. Ovviamente in aperta violazione del dettato costituzionale.
Legambiente Sicilia e WWF fanno appello al Presidente del Consiglio e al Ministro per la Transizione Ecologica affinché il Governo nazionale impugni questa vera e propria sanatoria della Regione Siciliana nel rispetto dell’ambiente e dei cittadini onesti, che non possono ancora una volta essere vittima dell’abusivismo premiato dalla politica. Legambiente Sicilia e WWF percorreranno ogni strada legale affinché non si perpetri questo ennesimo scempio.