Camere di Commercio: peggio di prima!!!

< class="t-entry-title title-giornale-before h3">>

Riprendersi la Camera di Commercio di Ragusa rendendola nuovamente autonoma sarebbe stato un impegno da politici d’alto livello. Infatti, a parte tutti quei personaggi di poco conto coinvolti in un enorme gioco fatto di incarichi ben remunerati, gli imprenditori locali, i veri fruitori dell’ente ragusano, non sono mai riusciti a capire il perchè di quella scelta scellerata, effettuata con voto unanime, o quasi, dai vertici camerali iblei. E in questi 4 anni è accaduto quello che temevamo. Nulla!!L’appiattimento più assoluto, abbellito solo dagli incarichi già concordati e da qualcuno, nuovo, appena spuntato. Ma poi ??? ZERO! Si ma abbiamo la scusa del Covid, dell’economia in crisi, eccetera. Purtroppo dobbiamo dire che se, oggi, la Camera, improvvisamente, venisse cancellata non se ne accorgerebbe nessuno. Infatti anche quel poco che valeva, ad esempio con la questione dei codici Ateco, è stato reso vano dal tribunale di Ragusa che, in questi giorni, in un processo, ha affermato che “dichiarare il falso” sull’avere o meno un certo codice Ateco non costituisce reato. Allora a che serve la Camera di Commercio? Se non opera per lo sviluppo serve solo per far pagare l’iscrizione che non vale nulla e non difende l’imprenditore. Ma la politica di questo non si interessa! E’ più attenta a capire quanti posti si possono ricavare facendo operazioni “monta e smonta” soprattutto in vista delle elezioni, regionali, amministrative e nazionali. Ma veniamo a noi. Quando ho letto la nota di Nino Minardo, è pubblicata in questo sito, dove si diceva che Siracusa e Ragusa verrebbero staccate da Catania per diventare autonome ero quasi quasi soddisfatto. Certo mi sono posto una serie di problemi tecnici ad esempio per la sede, per i fondi (che Ragusa aveva e le altre no) per i pochi funzionari rimasti e per le “quote” di partecipazione. Ma alla fine la cosa mi andava. Apro una parentesi: per quote intendo naturalmente quelle dell’aeroporto di Catania delle quali Ragusa era proprietaria di un ottavo dell’intero pacchetto. Per queste “maledette” quote si è combattuta una guerra sanguinaria iniziata ai tempi di Lombardo Presidente che, a mio avviso, mise in essere una dura politica di accentramento e commissariamento di tutti gli enti periferici per arrivare ad accentare in una sola mano le famose quote della più fiorente azienda del centro sud che opera nel sistema aeroportuale. Oggi con la riunione delle 3 Camere di Commercio Agen è praticamente il proprietario della Sac e quindi dell’aeroporto. Ma con questa operazione di spacchettamento potrebbe cambiare qualcosa e non sarebbero più assicurati alcuni posti di comando. Presidenti ed amministratori delegati rischierebbero grosso vanificando la compravendita che c’era stata a suo tempo. E chiudo la parentesi. Tornado alla questione vedo che ci sono delle notizie che mi mettono ansia e che devono essere verificate. La prima è che invece di fare coppia solo tra Ragusa e Siracusa si dovrebbe allargare a Trapani e Caltanissetta ed Agrigento. Un vero casino senza alcune speranza di arrivare in tempi cristiani ad una parvenza di organizzazione ed efficienza. L’altra cosa che mi preoccupa è particolarmente grave. Mi hanno detto che in seguito alla fusione precedente la nostra quota dell’aeroporto è stata immessa e sciolta nel capitale generale. Insomma se è così abbiamo perso ” pilo e puorco” con l’avallo di tutti quelli che in questi anni sono stati seduti in belle poltrone…. Ora vorrei dire a Nino Minardo che se è vero che l’intento dell’emendamento era pieno di buone intenzioni queste stesse devono essere ora puntualizzate non permettendo che Ragusa entri in una bolgia più grande di prima e che vada perdendo quel poco che aveva. Inoltre, e questo fa parte della politica, senza patrimonio non si possono occupare posti di comando quindi bisogna capire bene cosa si sta facendo e con quale strategia e senza rischiare di fare un minestrone insulso…

di Direttore10 Lug 2021 22:07
Pubblicità