Passiblei. Un finanziamento per progettare…
L’area degli Iblei rappresenta un ambiente complesso che racchiude oltre ad un territorio splendido anche siti architettonici e culturali di alto livello. Una volta i Monti omonimi erano attraversati da una ferrovia a scartamento ridotto che toccando i centri montani, più difficili da raggiungere, svolgeva un ruolo primario nello sviluppo. Poi il progresso andò più veloce e la famosa ferrovia di Ciccio Pecora fu soppiantata dai pullman. Però resta il tragitto, almeno, e si è sempre pensato di ripristinare non la ferrovia ma un percorso suggestivo e addirittura più diretto per andare da una parte all’altra di Monte Lauro. Ora sembra che ci sia davvero la possibilità di intervenire grazie a questo progetto di cui parla il comunicato stampa del Libero Consorzio….L’unica perplessità però riguarda questa ormai superata voglia di continuare a far riferimento alla “Val di Noto” .E’ preferibile infatti insistere sul termine Iblei che è meno partigiano.
Il Libero Consorzio Comunale di Ragusa ha ottenuto il finanziamento di 1,4 milioni
di euro per la progettazione esecutiva di Passiblei, il sistema integrato di mobilità
ciclo-ferroviaria nella Val di Noto. Il progetto, di cui il Libero Consorzio di Ragusa è
destinatario, interessa tutto il comprensorio della Sicilia Sud orientale e dei suoi beni
riconosciuti patrimonio UNESCO e, in particolare, coinvolge anche il Libero
Consorzio di Siracusa, la Regione Sicilia, la Fondazione UNESCO Sicilia, RFI,
Trenitalia, e tutti i Comuni del comprensorio.
Il finanziamento di 1,4 milioni di euro riguarda in sintesi la messa a regime e la
organizzazione del sistema di gestione e della ricettività nel suo complesso, la
sostenibilità economico finanziaria del progetto, la unificazione e il completamento
di tutte le progettualità esistenti lungo la linea.
Passiblei è inserito al primo posto nella Linea di Azione 1 – “Pianificazione e
programmazione degli interventi”. Un risultato che fa ben sperare ai fini del
successivo finanziamento dell’opera, dell’importo di oltre 50 milioni di euro.
“Siamo molto soddisfatti per questo risultato – ha dichiarato il Commissario
straordinario del LCC ibleo, Salvatore Piazza – che premia il lavoro svolto dagli uffici
tecnici dell’ente, impegnati in questa iniziativa da febbraio 2015 su input dell’allora
dirigente Vincenzo Corallo, il quale ha continuato a collaborare con il Libero
Consorzio come esperto a titolo gratuito per portare a complimento l’iniziativa.
‘Passiblei’ promuove una sorta di percorso del Barocco ed ha ottenuto il massimo
punteggio nella Linea di Azione 1 del PAC Reti 2014-2020. Essendo il primo
progetto ammissibile, siamo certi che verrà finanziato per intero. Potremo così
consegnare alla comunità provinciale e siciliana -ha concluso Salvatore Piazza –
un’opera strategica e di enorme impatto sia dal punto di vista della tutela ambientale
e della biodiversità che per quanto riguarda la promozione turistica e quindi lo
sviluppo economico del comparto e del suo indotto”.
L’idea del progetto, portata avanti a partire da febbraio 2015 dal settore
“Pianificazione Territoriale e Sviluppo Locale” del LCC di Ragusa è mirata ad
organizzare in circuito la mobilità secondaria al servizio comprensorio turistico-
culturale degli Iblei, rifunzionalizzando le tratte ferroviarie dismesse o sottoutilizzate,
esse stesse parte integrante del complesso dei valori che si intendono mettere a
sistema.
La complessiva azione di progetto prevede quindi l’integrazione di diverse
componenti trasportistiche. L’antica linea ferroviaria Siracusa – Ragusa – Vizzini – Val
d’Anapo (c.d. ex ferrovia secondaria), oggi completamente dismessa, si riconvertirà
in configurazione green way, e quindi per un uso prevalentemente ciclabile (da
Ragusa a Siracusa o viceversa). L’attuale tratta ferroviaria Siracusa – Ragusa, ancora
in esercizio sebbene decisamente sotto-utilizzata, ma fortemente orientata al nuovo
uso turistico (fra l’altro già avviato con il “Treno del Barocco” Siracusa-Ragusa in
esercizio stagionale), sarà invece oggetto di una attenta riqualificazione con interventi
mirati soprattutto alle stazioni e al materiale rotabile.
Sul versante montano, dove si sviluppa lungo la sede della vecchia ferrovia “ex
secondaria” all’interno del nuovo Parco degli Iblei, il circuito è quindi indirizzato ad
un turismo a carattere prevalentemente naturalistico, pur non mancando significative
presenze di interesse storico/insediativo (quali ad esempio Palazzolo Acreide o la
Necropoli di Pantalica), mentre sul versane pedemontano, dove si sviluppa la attuale
sede ferroviaria in esercizio, è decisamente orientato ad un turismo a carattere
culturale, soprattutto con la visita ai del centri barocco oggi riconosciuti patrimonio
UNESCO delle Città tardo barocche della Val di Noto e di Siracusa e le necropoli
rupestri di Pantalica.
Attraverso l’itinerario dei Passiblei il viaggiatore, dimensionando le soste e la durata
del viaggio a proprio gradimento, sarà accompagnato alla scoperta dei luoghi iblei
(Siracusa, Noto, Ispica, Scicli, Modica, Ragusa Ibla, Giarratana, Palazzolo Acreide,
Pantalica, solo per citarne alcuni), per poi ritornare alla stazione di partenza dopo una
vera e propria full immersion in un mondo ricco di storia, architetture uniche e
paesaggi mozzafiato.
La complessiva strategia di attuazione del progetto è articolata in quattro livelli
operativi: il livello infrastrutturale connesso alla realizzazione delle opere e delle
dotazioni logistiche di supporto; il livello strutturale connesso alla organizzazione ed
alla gestione delle attività di visita e dei servizi complementari di assistenza; il livello
divulgativo connesso alla creazione e diffusione di supporti mediali appositamente
elaborati nonché alle attività di marketing; il coinvolgimento territoriale diretto
connesso alla promozione dei servizi complementari al contorno (servizi di ricettività
e ristorazione, servizi di assistenza e di visita, aziende agrituristiche, etc.).
Il ruolo del soggetto attuatore sarà determinante anche in relazione alle prefigurate
“azioni complementari di sistema” necessarie per assicurare la messa a regime
dell’intervento su scala comprensoriale, con particolare riguardo ad azione di
promozione e marketing territoriale, promozione della ri-conversione ad uso
turistico-ricettivo (locande, alberghi, agriturismo, ristoranti, etc..) degli insediamenti
rurali al contorno (edifici storici, rurali, ville, etc.); definizione degli elementi fisici e
gestionali unificanti del sistema controllo degli standards qualitativi e tipologici per
le strutture ricettive formazione degli operatori, degli imprenditori (marketing) e del
personale (ospitalità); coordinamento delle iniziative di promozione degli albergatori
e delle agenzie incoming della provincia, favorendo la elaborazione di pacchetti
turistici completi ed integrati; realizzazione di iniziative promozionali (partecipazione
a fiere, pubblicazione di materiale, etc.) esecuzione di analoghe azioni ed interventi
diretti sul sistema della mobilità storica.