Sciopero della fame. Forse è troppo ma….

“Non ne possiamo più. Oltre ai danni, pure la beffa e così il presidente regionale Confcommercio Sicilia, Gianluca Manenti, ha deciso che a partire da giovedì 6 maggio attuerà lo sciopero della fame per evidenziare lo stato di gravissima difficoltà che attanaglia tutte le imprese del comparto, soprattutto gli addetti alla ristorazione e i bar. Prima di continuare con il comunicato ci permettiamo però  di fare un invito alla responsabilità di tutti. E’ chiaro che non si possono fermare 30mila tifosi impazziti di gioia come non è facile mandare a casa migliaia di giovani stressati da settimane di look down ma i contagi sono sempre tanti, ogni giorno, ed anche i morti. Dovremmo agire con intelligenza: trovare posizioni mediate ed appellarci alla responsabilità delle persone che voglio andare al ristorante. Ma si è pensato a cosa accadrebbe se in un locale scoppiasse un focolaio? Poi sarebbe facile colpevolizzare i ristoratori. Dopo questo invito ecco il seguito del comunicato…  E’ giusto dare un segnale. E forte. ma è questo l’unico modo per farlo? E’ chiaro che ci sono operatori economici che non sanno più come fare per andare avanti, per mantenere le proprie famiglie. E poi si assiste ad assembramenti di massa come quelli di ieri a Milano, e anche in altre piazze italiane, che rappresentano uno schiaffo per tutti gli imprenditori del settore.
“E’ da mesi che non si lavora  dicono a Confcommercio abbiamo sempre fatto prevalere la logica del buon senso, anche quando la situazione era, così com’è tuttora, disperata. Ma siamo rimasti senza parole per quello che è accaduto in queste ultime ore. Le dichiarazioni da noi rilasciare, le proteste di piazza da noi fatte, evidentemente, non bastano più. Sì, è necessario dare un segnale forte. E lo faremo nell’unico modo possibile, in modo dignitoso ma evidenziando tutta la nostra preoccupazione e il nostro malumore”.
“Non volevamo certo arrivare a questo punto  insistono a Confcommercio  e non ce
l’abbiamo neppure con i tifosi interisti, e lo dico io da tifoso nerazzurro. Ma le scene a
cui abbiamo assistito in questi giorni sono davvero pesantissime. Noi stiamo lottando
ogni giorno per sopravvivere e poi ci confrontiamo con situazioni del genere. L’unico
modo per andare avanti è quello di potere contare su un minimo di prospettiva. Sarà,
altrimenti, una devastazione economica senza precedenti”. Allo sciopero della fame,
intanto, stanno fornendo la propria adesione i primi dirigenti di Confcommercio come i vicepresidenti provinciali di Ragusa Giorgio Moncada e Antonio Prelati. Altre adesioni potrebbero registrarsi da qui a breve.

 

di Direttore03 Mag 2021 17:05
Pubblicità