“Il turismo è sacro!”

Non fa sconti il Presidente di Territorio di Marina di Ragusa Angelo La Porta, di fronte alle prime reazioni che emergono dalle strategie del Sindaco Cassì in tema di turismo e tassa di soggiorno. “Il turismo è materia che non può essere affidata a scelte creative come quelle che il nostro sindaco adotta in materia culturale, anche se queste incidono anche per gli aspetti attinenti il turismo. Da quanto si legge nella bozza del nuovo regolamento e dalle prime reazioni delle organizzazioni di categoria, alle quali sono state presentate le novità del settore, si evince la mancanza di competenza  di questa amministrazione in tema di turismo. Mancano le capacità per gestire settori importanti della cosa pubblica. Inoltre risulta evidente che il Sindaco Cassì voglia allentare le potenzialità di controllo di un organismo (l’osservatorio) che, da solo, potrebbe essere determinante per un settore importante, grazie alla qualificata collaborazione di addetti al settore. Privare l’organismo della Presidenza, che probabilmente andrebbe al primo cittadino, ridurne le funzioni a mero organo consultivo, minimizzare il ruolo parlando di semplice monitoraggio, sono strategie aggravate dalla cancellazione di presenze importanti e qualificate nell’organismo. Possiamo fare a meno di associazioni di consumatori, di agenzie di viaggio e di consorzi turistici, si vuole anche ridurre la presenza di qualificate organizzazioni di settore per criteri strettamente numerici di posti letto, tanto varrebbe eliminare l’Osservatorio invece di cambiargli nome, assimilandolo ad altre consulte prive di autorevoli funzioni se non quelle dei rapporti di vicinanza al primo cittadino. In realtà non è il momento di affrontare queste tematiche, ma non si può tollerare che in un frangente così delicato si operi per stravolgere, senza confronto e senza dibattito aperto, uno dei pochi organismi di controllo per un bacino di spesa notevole. Piuttosto, ci si doveva soffermare sulla eventuale opportunità di sospendere la tassa, temporaneamente, per qualche mese, in attesa degli sviluppi dell’emergenza. In questo momento dovremmo pagare noi la gente per farla venire dalle nostre parti, piuttosto cerchiamo soluzioni nuove che non sono espressamente rivolte a incentivare i flussi turistici. Si tratta di vera e propria insipienza politica. Autorevoli addetti ai lavori sono sulla stessa linea di Territorio, titolari di agenzie di viaggio, guide turistiche, la stessa Federalberghi, aderente a ConfCommercio, mostrano perplessità per le scelte, sull’aumento della tassa e sul tentativo di ridimensionamento dell’Osservatorio. Da indiscrezioni trapelate alla fine della riunione con i rappresentanti delle categorie, Federalberghi avrebbe apprezzato l’allargamento dei soggetti contribuenti, la lotta gli evasori e l’esonero per le troupe televisive, esprimendo suggerimento per l’esenzione dalla tassa in bassa stagione e la compensazione con crediti d’imposta, sconsigliando, in ogni caso, l’aumento in questo particolare periodo. Fuori di dubbio che Cassì tollera poco intromissioni nella sua attività amministrativa, ma il Comune non è una s.p.a di famiglia e del suo entourage più stretto, anche diversi componenti della stessa maggioranza sono all’oscuro dei disegni e delle iniziative che si portano avanti. Disconoscere la valenza dell’Osservatorio, anche solo come organo consultivo, disegna la realtà di un primo cittadino che non vuole rendere conto alla città di quello che programma, se non a cose fatte. Inutile parlare di trasparenza e di limitazione dei criteri discrezionali, è di tutta evidenza un atteggiamento che non giova alla gestione della cosa pubblica e, fra l’altro, fino a questo momento, ha prodotto poco in termini amministrativi e di cambiamento”.

di Stefano Ferrera05 Dic 2020 16:12
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