Il castello “all’intrasatta”
Probabilmente la colpa è della paura di fare “mala fiura” o quella di dover affrontare, comunque, delle critiche per le tante incognite sulla gestione del castello; fatto sta che quella che sarebbe dovuta essere una seduta ufficiale della competente commissione comunale si è trasformata in una scampagnata tra amici. Qualche consigliere comunale, forse i più duttili, l’assessore e naturalmente gli addetti ai lavori che, come tutti sanno, non amano le platee ostili e sono soliti illustrare fantasmagorici progetti senza venir contraddetti. Alla fine la notizia di questa visita “all’intrasatta” al maniero ci viene data, non dalla voce ufficiale del comune o dall’addetto stampa, non con la carta intestata con tanto di aquila rampante, ma con uno striminzito ed anonimo foglietto di carta senza neanche la firma della consigliera Iacono . Nulla di male bene inteso. I consiglieri sono i padroni del castello per la proprietà transitiva visto che la struttura è del comune ma, da tempo, ci sono delle critiche su questo benedetto Mudeco, sulle istallazioni, sugli abiti e l’intera collezione. Sarebbe stato gradito, dopo aver aspettato magari a martedì prossimo, (superando la data del 18 maggio insomma), fare un bell’incontro pubblico, con la stampa, e con chi fosse interessato a saperne di più. Allora dobbiamo limitarci ad interpretare il foglietto della Iacono. “Ci siamo accorti delle emergenti esigenze del castello” dice la consigliera: come se fossero solo un paio di problemini. E ancora “ci hanno spiegato i progetti”( quali?), abbiamo avuto modo di vedere i “reperti”(Che sono i”reperti”)? Noi invece avremmo chiesto: Quanti e quali? Vi ricordiamo che si tratta dei “pezzi” della collezione acquistati a 250 mila euro che aspettano di essere esposti da 5 anni. E avremmo insistito: l’allestimento a tende è davvero consono al castello? E’ vero che c’è un ristorante con i tavoli nel baglio? Chi gestirà l’ambaradan? Tutte domande alle quali non potremo darvi risposta oggi. Speriamo di avere qualche raccomandazione per accedere a questo patrimonio culturale senza farci imbambolare dai quelli che sono, ad oggi, i responsabili a pagamento della struttura, senza però essere riusciti a stupirci con gli effetti speciali.