L’on Aiello chiede interventi per l’economia a Vittoria
Decine di aziende totalmente azzerate, interi settori dell’economia in grande
difficolta’ e sofferenza.
Fabbriche che chiudono. Tutto fermo, tutto bloccato.
E’ difficile pensare a risposte univoche. Il mondo dell’economia e’ troppo vasto e le
misure decise dal Governo nazionale rappresentano solo le prime necessarie
risposte al mondo del lavoro e delle imprese.
Ma guai a cedere allo sgomento e al senso di impotenza che assale in condizioni del
genere.
Non bisogna tirarsi indietro. Soprattutto i Comuni dovrebbero in questo momento, e
molti lo stanno facendo, coordinare le forze del volontariato istituzionali e privato,
per corrispondere ai mille disagi tante persone, famiglie cittadini.
Ci sono, sì ci sono, forze che spingono alla disgregazione, che spingono il disagio
alla reazione distruttiva, all’annientamento di ogni percorso civile. Ma solo la
presenza e l’efficienza dei Servizi civili e sociali dei Comuni e dello Stato possono
bloccare o arginare queste degenerazioni.
Spero che il Comune di Vittoria si attrezzi in questa prospettiva, per dare risposte
possibili, concrete, in tempo reale: il latte per un bambino o il cibo per famiglie in
disagio,la solitudine di anziani e bisognosi.
A Vittoria intanto decine di aziende floricole sono saltate. Decine, centinaia in tutta
la fascia costiera. Tutto distrutto, l’intera produzione. E le forniture come si devono
pagare, e i prestiti bancari, e le tasse?
Nel settore dell’Ortofrutta le restrizioni incidono, la filiera e’ paralizzata e in affanno.
Tutto il comparto agricolo e’ in picchiata.
Che fare?
So di alcune proposizioni che vanno maturando in discussioni aperte. Anche io li
seguo. Anzi a Vittoria da due settimane stiamo discutendo di proposte a favore
dell’economia da proporre al Governo regionale e nazionale, a partire dalle
campagne, dal sistema dei trasporti, dal collasso e chiusura delle Aziende floricole.
Gli interventi richiesti sono urgenti. E riguardano l’immediatezza dei danni subiti, la
mancanza di liquidita’, gli impegni da onorare, il risarcimento dei danni subiti
attingendo ai fondi del Psr, utilizzabili dopo confacenti modifiche dei limiti imposti
dalla normativa comunitaria. Senza un adeguato flusso di risorse sotto forma di
interventi diretti a favore delle Aziende, per la fascia costiera, sara’ difficile
riprendere il cammino.
La misura piu’ evocata e’ blocco controllato dei pagamenti e ricostituzione della
liquidita’ necessaria per andare avanti. La norma piu’ vicina e aderente rimane la
Legge Mannino- Saccomandi,( 1990) certo innestata nella crisi odierna, con
contenuti innovati anche per aprire spazi urgenti al credito agrario di emergenza
assistito eccezionalmente dalla Regione e dallo Stato.
Su questa linea stiamo discutendo, per suggerire soluzioni, prospettare la realta’ dei
fatti, impedire la recessione incontrollata.
Non sto con le mani in mano. Rimango attivo e collegato.
Dobbiamo farcela.
Per questo mi batto, per quello che posso fare, per quello che posso dare.
Informero’ i cittadini su queste cose. Come lo faranno anche tutti gli amici con i
quali siamo collegati.