Il Tartufo siciliano una risorsa!

Si è conclusa domenica mattina, all’auditorium San Vincenzo Ferreri di Ragusa Ibla, la due giorni del convegno dedicato alla valorizzazione del tartufo siciliano e al  ddl 496 presentato all’ARS proprio in questa direzione, organizzato dall’Associazione Micologica Econaturalistica Tartufai Siciliani con il patrocinio della Camera di Commercio del Sud-Est e dell’Assemblea Regionale Siciliana.Un convegno molto partecipato e di carattere regionale durante il quale è emerso il quadro di un settore ancora di nicchia che può fare un salto in avanti affermandosi come nuovo comparto produttivo grazie a questa perla della gastronomia siciliana.
“Ma bisogna fare attenzione – ha detto l’on. Nello Dipasquale, primo firmatario del ddl – perché per tutelare e valorizzare il tartufo siciliano è necessario regolare tutti quegli aspetti che se non ‘controllati’ potrebbero mettere a rischio questo prodotto”.
“Ci siamo resi conto che il tartufo siciliano è presente in numerose zone dell’Isola e comincia ad essere sempre più conosciuto, ma rimane comunque una risorsa rara. Serve quindi regolamentare, ad esempio, i periodi per la raccolta, la piantumazione degli alberi che ne favoriscono la presenza, serve un’anagrafe dei cavatori in modo da combattere l’abusivismo e anche delle regole per l’addestramento dei cani e la loro cura. Tutto ciò nell’ottica, inoltre, di operare nel rispetto dell’ambiente e nella sua tutela”.
“Quelli appena citati – continua Dipasquale – sono solo alcuni degli aspetti ai quali cercheremo di porre attenzione con il disegno di legge 496 e il contributo dell’Associazione Micologica Econaturalistica Tartufai Siciliani è stato fondamentale per individuare tutte le sfaccettature di questo settore”.
“Contiamo – conclude – di riuscire a far arrivare la norma all’esame del Parlamento siciliano il prima possibile perché la Sicilia ha bisogno di regole chiare anche per la commercializzazione di questo prodotto sempre più ricercato”.

di Redazione03 Feb 2020 11:02
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