Nuovo responsabile della biblioteca vescovile

vescovo, monsignor Carmelo Cuttitta, ha nominato monsignor Salvatore Burrafato
direttore della Biblioteca diocesana. Succede a don Giuseppe Di Corrado cui si deve
l’organizzazione di importanti iniziative che hanno confermato la centralità alla Biblioteca
diocesana nel panorama culturale ibleo.
Monsignor Burrafato ha conseguito il diploma in beni culturali e la licenza in archeologia
cristiana presso il Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana in Roma. Ha svolto dal 2001 al
2009 il ruolo di segretario del Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana. Ha insegnato per
dieci anni Archeologia Cristiana presso la Pontificia Università della S. Croce in Roma.
Attualmente è parroco della parrocchia Maria SS. del Rosario in Pedalino, nonché
presidente della Commissione diocesana per i beni culturali e l’arte sacra. In precedenza è
stato anche direttore dell’Ufficio diocesano per i beni culturali.
Il nuovo direttore della Biblioteca diocesana proviene da Pedalino. È nato nel 1957 ed è
stato ordinato presbitero il 10 settembre 1983. Dopo l'ordinazione è stato vicario
parrocchiale nelle parrocchie Maria SS. Annunziata in Comiso, S. Nicolò di Bari in Acate,
S. Giuseppe Artigiano in Ragusa. Successivamente è stato parroco delle parrocchie S.
Giovanni Maria Vianney in Ragusa e S. Antonio di Padova in Comiso nonché
amministratore parrocchiale della parrocchia S. Giovanni Bosco in Vittoria e parroco in
solidum della parrocchia Madonna delle Lacrime in Vittoria.
La biblioteca diocesana è stata eretta con decreto vescovile n.954/75 il 31 dicembre 1975
dal vescovo monsignor Angelo Rizzo e prende nome dal vescovo monsignor Francesco
Pennisi. Fu proprio monsignor Pennisi a donare al Seminario vescovile, per fini
bibliotecari, più di un migliaio di volumi di varia estrazione e materia: volumi di filosofia,
teologia, sociologia, saggi sulla chiesa e sul Concilio Vaticano II ed inoltre un vasto
assortimento di opere teatrali. A queste opere si sono aggiunte altre collezioni e donazioni
(tra cui quelle del marchese on. Giuseppe Schininà di Sant’Elia, di varie biblioteche di
privati, di sacerdoti e laici, del laico Navanteri) che ne hanno arricchito il patrimonio.
Oggi la Biblioteca diocesana custodisce oltre 50mila volumi tra cui cinque manoscritti sulla
storia di Ragusa, 82 cinquecentine, 354 opere risalenti al 1600, 986 risalenti al 1700, circa
1000 del 1800. Diverse opere significative nelle varie discipline teologiche rappresentano
un valido supporto didattico per gli studenti di teologia. Vi è inoltre un’emeroteca con
abbonamenti attivati a oltre 50 riviste.

di Redazione11 Ott 2019 22:10
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