La Posta e le lunghe attese.

Agli spor­tel­li delle Poste Ita­lia­ne ormai si può fare tutto. Dalle as­si­cu­ra­zio­ni, ai presti­ti, alla ges­tio­ne delle sche­de te­le­fo­ni­che e cosi via. Pur­trop­po però resta il prob­le­ma del per­so­na­le quan­do si tr­at­ta di svol­ge­re il più sem­pli­ce dei com­pi­ti  e cioè lo spor­tel­lo per i ser­vi­zi pos­ta­li. Forse perchè c’è una forte re­cru­des­cen­za di atti giu­di­zia­ri em­es­si dalle am­mi­nis­tra­zio­ni pu­bbli­che alla ri­cer­che di eva­so­ri di vario ge­ne­re, da qual­che gior­no,  gli uf­fi­ci pos­ta­li sono stati in­va­si da cit­ta­di­ni in at­te­sa. Ora as­pet­ta­re un pò fa parte della vita quo­ti­dia­na ma non è com­pren­si­bi­le, quan­do, ad esem­pio, negli uf­fi­ci pos­ta­li dell’Asi che ser­vo­no pra­ti­ca­men­te una gran parte degli ab­itan­ti nel quar­tie­re sud di Ra­gu­sa, ques­ta mat­ti­na alle 9,00, a  fron­te di al­me­no una tren­ti­na  di uten­ti c’erano  solo due im­pie­ga­ti a la­vo­ro nelle 4 o 5  pos­ta­zio­ni a dis­po­si­zio­ne del pu­bbli­co. Alla ri­chies­ta da parte nos­tra di sa­pe­re se era pre­vis­to l’au­men­to degli ad­det­ti in con­si­de­ra­zio­ne della pre­sen­za di tante per­so­ne, ci è stato detto che la si­tua­zio­ne era a co­nos­cen­za della di­re­zio­ne e che non c’erano so­lu­zio­ni. Le at­te­se in ques­to modo di­ven­ta­no lun­ghis­si­me e siamo si­cu­ri che la gente nor­ma­le pre­fe­ri­reb­be­ro avere meno ser­vi­zi es­tem­po­ra­nei e più ad­det­ti allo smal­ti­men­to delle rac­co­man­da­te o dei pac­chi o della conseg­na degli atti giu­di­zia­ri.

di Direttore28 Ott 2019 10:10
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