Aeroporti di Catania e Comiso non possono essere venduti per legge.

VUS­SIA e Mo­vi­men­to MEC par­la­no di  es­pos­ti in ar­ri­vo.  Nelle ul­ti­me set­ti­ma­ne, SAC e Ca­me­ra di Com­mer­cio hanno nuo­va­men­te ac­ce­le­ra­to sulla ven­di­ta delle azio­ni degli ae­ro­por­ti di Ca­ta­nia e Co­mi­so. “An­co­ra una volta, la pro­ce­du­ra desta più di una perplessità.” Ad af­fer­mar­lo è Clau­dio Mel­chior­re, voce quasi so­li­ta­ria di­ciot­to mesi fa, con­tro le ipo­te­si di chius­u­ra di Co­mi­so e di sven­di­ta degli ae­ro­por­ti si­ci­lia­ni.  “No­ti­zie di stam­pa hanno ri­cor­da­to a tutti quan­to di­chia­ra­to a suo tempo dal Com­mis­sa­rio della Pro­vin­cia di Si­ra­cu­sa, in un in­con­tro for­ma­le, ad una dele­ga­zio­ne del Vus­sia e del Mec lo scor­so anno e cioè che le azio­ni della SAC non pos­so­no es­se­re alie­na­te da nes­sun ente pu­bbli­co, per­ché di­chia­ra­te stra­te­gi­che per legge.” Ques­ta mi­su­ra è con­te­nu­ta nella legge 15 agosto 2015, art. 3, comma d, e servì all’epoca per evi­ta­re che le par­te­ci­pa­zio­ni azio­na­rie pot­es­se­ro es­se­re ogget­to di pi­g­no­ra­men­to a cura dei cre­di­to­ri degli enti pu­bbli­ci in de­fi­cit. E in ef­fet­ti, la mi­su­ra ha fun­zio­na­to. Al­cu­ni degli enti pu­bbli­ci soci della SAC hanno con­ti­nua­to a far lie­vi­ta­re il pro­prio de­bi­to fino a ri­chie­de­re con­tri­bu­ti stra­or­di­na­ri per af­fron­ta­re il dis­ses­to eco­no­mi­co. Tra ques­ti, anche la Ca­me­ra di Com­mer­cio del Sud Est.
Mec e Vus­sia hanno an­nun­cia­to anche un es­posto sulle spese ope­ra­te da Ae­ro­por­to e Ca­me­ra di Com­mer­cio alla Corte dei Conti e una nuova ana­li­si giu­ri­di­ca sulle pro­ce­du­re e le de­li­be­re sulla ven­di­ta ae­ro­por­tua­le. “Se ab­bia­mo ra­gio­ne ad avere so­s­pet­ti, av­ver­ti­a­mo tutti i sogget­ti co­in­vol­ti, com­pre­si rap­pre­sen­tan­ti le­ga­li delle ex pro­vin­ce di Ra­gu­sa, Si­ra­cu­sa e il sin­da­co della città me­tro­po­li­ta­na di Ca­ta­nia che, se do­ves­se­ro se­gui­re le im­pro­ba­bi­li, a nos­tro av­vi­so, stra­te­gie di alie­na­zio­ne co­mu­ni­ca­te a mezzo stam­pa, stan­no per com­met­te­re reati per­se­gui­bi­li d’uf­fi­cio.”

di Redazione28 Ott 2019 12:10
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