Interviene l’on Campo: Comiso troppi ritardi. Ma le colpe le hanno tutti.
Il caso Aeroporto di Comiso ritorna in auge( forse dovremmo dire in Agen) ogni tanto. Ma dobbiamo ringraziare tutti coloro che, avendo a cuore la vita dello scalo, almeno, parlano, sbraitano, segnalano qualche irregolarità o peggio ancora qualche colpevole magagna. L’on Campo ci dice che ci son voluti 14 mesi, alla Regione, per avere risposta di una interrogazione relativa ai fondi che l’aeroporto ha nel cassetto ma non riesce ad utilizzarli per far volare qualcosa. Ci sono dunque evidenti colpevoli ritardi. Ma ora, dice la Campo, la domanda sorge spontanea:
Non si sa che cosa intenda fare la Soaco con questi 15,5 milioni e con gli altri 1,9 milioni dei fondi ex Insicem. È mai possibile tenere fermi 17,4 milioni di euro pubblici per più di 15 mesi? I dati di questa estate, d’altronde, sono chiari e netti: i passeggeri sono calati dai consueti 45mila a soli 30mila, quindi 15mila in meno. Un calo percentuale del 33%, senza che nessuno abbia avuto il coraggio di assumersene la responsabilità. In questo contesto Comiso viene costretta strategicamente ad un ruolo di ruotino di scorta dell’aeroporto di Catania. E da qualche settimana siamo stati messi anche a conoscenza della cancellazione, a partire dal 28 ottobre, di numerose tratte da parte di Ryanair: niente più Londra, niente più Roma, niente più Düsseldorf. Ma, allora, cosa ci resta, ad oggi, per l’aeroporto di Comiso? Intanto 17,4 milioni non ancora utilizzati appunto per i bandi e poi, finalmente, l’opportunità di vedere attivata la continuità territoriale grazie ai fondi impegnati per le tratte sociali, Milano e Roma, che partiranno il 27 marzo prossimo. Dall’altro canto continuiamo a domandarci quale sia il progetto reale della Soaco e, soprattutto, della Sac, che ne è socio di maggioranza”.
Fin quì la Campo, però dobbiamo anche ricordare che se la Sac è socio di maggioranza della Soaco, la super Camera di Commercio CT/SR/RG, la più grande del sud, è socio di maggioranza di tutti e due gli aeroporti. In un articolo di Repubblica che usiamo come foto per questa pezzo di Reteiblea, c’è anche una dichiarazione di chi vi scrive, dove appunto si dice che colpevole di tutto questo è la Sac che non spende un soldo e neanche un briciolo di sudore per Comiso.
Ma il buon Torrisi ha sempre affermato che non ne ha la facoltà ma questa volta il “guru” italiano degli aerei, Vito Riggio , ha detto Cataania deve aiutare Comiso e ne la facoltà e capacità. (vedi foto)
E allora di che parliamo. Il presidente Agen( ecco perchè lo avevamo citato prima) comprò il 65 % di Comiso 12 anni fa e ora lo vuole fare morire per pagare per il restante 35% con un tozzo di pane. A che scopo non è detto saperlo ufficialmente ma, a pensarci bene, ci si può arrivare. Due aeroporti valgono più di uno sia economicamente che strategicamente sbaglia però nel modo in cui vuole pervenire all’acquisto delle quote. E ci sono anche delle colpe per complicità incominciando dall’amministratore delegato Serrano che non fa assolutamente nulla, neanche parla, al sindaco Schembari che ha paura dei conti del suo comune, ai membri, tutti, del CdA della Soaco che si accontentano dello stipendio senza dare in escandescenza per la situazione ed infine al presidente della SAC che, da sciclitano, mostra poca appartenenza al territorio.
E la Campo???? Tanta buona volontà ma gli affondi non vanno verso il bersaglio grosso.