Firmato da tempo il decreto per la continuità territoriale

Prima di andare via il benedetto decreto è stato firmato ma ora bisognera vedere come si troveranno le compagnie disposte a volare a quei prezzi

Riportiamo da Repubblica:

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, dopo l’esito della Conferenza di servizi, ha firmato il decreto ministeriale per imporre gli oneri di servizio pubblico su alcune rotte da e per gli aeroporti di Trapani e Comiso. Una vecchia battaglia di molti parlamentari siciliani, adesso portata avanti soprattutto dai Cinque Stelle.

Il decreto parte dalle norme europee sulla continuità territoriale e prevede di assicurarla dagli aeroporti minori in modo adeguato, regolare, continuativo e da svolgersi con voli di linea. Secondo il decreto gli oneri di servizio diventeranno obbligatori dal 29 marzo 2020. In particolare saranno soggette a oneri di servizio pubblico le rotte da Comiso a Roma Fiumicino e Milano Linate e viceversa, da Trapani a Trieste, Brindisi, Parma, Ancona, Perugia e Napoli e viceversa. Per ogni singola tratta il vettore dovrà garantire all’utenza frequenze minime, orari e un numero minimo di posti.

Il decreto prevede anche le tariffe massime da applicare per tutto l’anno su ciascuna rotta onerata, sia per i residenti in Sicilia che per i non residenti. Per assicurare la continuità territoriale da e per gli aeroporti di Comiso e Trapani si è stimato un fabbisogno finanziario massimo complessivo di 48.373.020 euro, di cui 31,057 milioni di euro a carico dello Stato e 17,315 milioni a carico della Regione Siciliana, indispensabile per far fronte agli obblighi di compensazione nell’eventualità si debba procedere all’aggiudicazione del servizio per il triennio tramite gare pubbliche, per mancata presentazione di accettazione da parte di un vettore senza compensazione e senza diritti di esclusiva. Alla fine nel braccio di ferro per trovare tutti i fondi necessari (i 31 dello Stato erano già accantonati per questo) ha vinto Toninelli, visto che la Regione sborserà due milioni in più del previsto.

Adesso bisognerà mettere in pratica tutto questo, a partire dalla disponibilità dell’intera somma disponibile ma anche dalla disponibiltà delle compagnie aeree a volare più frequentemente sui due scali minori che fino ad oggi, malgrado i bandi con le somme regionali a disposizione, non c’è stata. Bisognerà anche verificare con l’Unione Europea l’effettiva possibilità di applicare le rotte sociali come in Sardegna e sugli scali di Lampedusa e Pantelleria anche a Trapani e Comiso che distano pochi chilometri dagli scali di Palermo e Catania.

di Direttore06 Set 2019 21:09
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