Città Italia battezzata a Ragusa

Guardare la politica con gli occhi delle città e dei cittadini. Con questo obiettivo è stato battezzato giovedì pomeriggio alla Camera di commercio Città Italia. Tanti i padrini (Giorgio Massari, Iano Gurrieri, Roberto Ammatuna, Pippo Digiacono, Enzo Giannone, Caterina Riccotti, Danilo Demaio, Alessia Puglisi) e tanti altri sono già pronti ad abbracciare un’avventura che si presenta difficile ma, forse, necessaria. Lo è soprattutto per il centrosinistra che sembra aver smarrito anima e identità ma non il suo popolo, desideroso ancora di una politica che metta al centro partecipazione, valori, storie, progetti, speranze. Un’esigenza avvertita ancor più in provincia di Ragusa dove si vive, quasi con rassegnazione, un declino che pare inarrestabile. La classe dirigente e politica sembra non avere più strumenti per anche solo ipotizzare il futuro di questa terra. Infrastrutture, sanità, lavoro, cultura mai hanno toccato livelli così bassi, marginalizzando ancor più quella che sino a poco tempo fa era ancora un’isola nell’isola.

«Siamo qui – ha detto Giorgio Massari che con Ragusa Prossima ha avviato un percorso ora allargato alle esperienze di altre realtà territoriali – perché condividiamo una speranza».
Ma cosa è Città Italia? Intanto non è – come ha aggiunto Massari, forse l’ideologo di questo processo politico – un circolo di combattenti e reduci o una lista civica provinciale. È piuttosto la politica che riparte dal basso, dalla partecipazione, dalla testimonianza, da uno scambio generazionale tra chi ha dimostrato di avere capacità politiche e professionali e chi si affaccia all’età delle responsabilità con passione ed entusiasmo. «È un’avventura – ha esclamato il sindaco di Scicli Enzo Giannone – che non sappiamo dove ci porterà».

Da Ragusa è comunque partito questo cammino comune. Un nuovo inizio per ridare un’identità al centrosinistra e una speranza al suo popolo.

di Redazione30 Nov 2018 17:11
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