L’incontro di Cassì con costruttori e Corfilac
Continuano gli incontri istituzionali del candidato sindaco Peppe Cassì in vista del voto amministrativo del 10 giugno. Occasioni continue di dialogare con cittadini comuni, lavoratori ed associazioni di categoria. Giovedì è stata la volta degli incontri con l’Associazione Nazionale Costruttori Edili e con i dirigenti e dipendenti del CoRFiLaC.
«È fondamentale – ha detto Cassì a colloquio con i costruttori iblei – ancorare la rigenerazione del centro storico ad una progettualità che guardi oltre la mera modifica dei regolamenti e delle norme urbanistiche, e valorizzi il pregio architettonico ed estetico degli immobili. Il centro deve tornare a vivere non solo incoraggiando i cittadini a risiedervi, ma anche studiando una rete di interventi che consentano di creare attività culturali, commerciali, turistiche. Pensiamo di replicare l’esempio degli alberghi diffusi e degli spazi di coworking, senza dimenticare, nel riformulare il piano regolatore, che abbiamo anche il compito di salvaguardare la bellezza del centro di Ragusa».
Si è anche discusso su come valorizzare i nostri siti naturalistici quali le vallate, e come dare un segnale concreto alle attività produttive, incentivandone lo sviluppo.
Un’intensa attività progettuale è emersa anche a margine dell’incontro avuto al Corfilac. «Si tratta di un’eccellenza del nostro territorio – ha commentato Cassì – che si trova ormai in uno stato di crisi conclamato. Un segno evidente del fallimento della politica, dal momento che i componenti del comitato dei consorziati, tra cui Comune, Università e Regione, non sono stati in grado di rinnovare lo statuto, da tempo in regime di proroga, secondo criteri che tengano conto delle sfide della modernità. Il contributo regionale si è ridotto da oltre 3 milioni di qualche anno fa a poco più di 1 milione dell’ultima finanziaria. C’è un ritardo di mesi nel pagamento degli stipendi dei dipendenti, che pure continuano con abnegazione e senso del dovere a svolgere il loro lavoro. Il Consorzio ha perduto la propria vocazione di ente di sperimentazione e ricerca, ed il ritardo negli adempimenti formali e statutari ha anche precluso l’accesso a finanziamenti europei, aggiungendo danno a danno. È evidente che il Comune di Ragusa, in qualità di membro del Consorzio e di proprietario degli immobili, deve intervenire con urgenza e con ogni strumento a disposizione per rilanciare una struttura di tale rilievo per la filiera lattiero-casearia, che in passato ha ospitato congressi di rilevanza mondiale. Il Comune di Ragusa può e deve dare un nuovo impulso al Consorzio assumendo un ruolo di protagonista nella stesura dello statuto, anche per dare una risposta concreta alle tante aziende agricole e zootecniche del territorio».
È anche, infatti, con le aziende del territorio che nel corso di questa campagna si è avviato un proficuo scambio di idee e proposte. Un’attività valutata positivamente dal candidato: «Ragusa ha un forte fermento imprenditoriale, e ai suoi cittadini va riconosciuta una grande propensione al lavoro e all’impegno. Incontrarli e ricevere le loro impressioni è stata e sarà parte fondante del lavoro amministrativo».