Una folla all’inaugurazione del comitato elettorale Peppe Cassì: «Accetto una sfida che richiede impegno e responsabilità”

Almeno quattrocento le persone che nel pomeriggio di sabato hanno affollato via Colombo e via Pennavaria in occasione dell’inaugurazione del comitato elettorale di Peppe Cassì: saturato ben presto lo spazio nel locale, infatti, sostenitori e cittadini hanno di buon grado riempito gli spazi esterni, pur di ascoltare il primo discorso ufficiale del candidato.
Un discorso denso di significato e speranza, quello di Cassì, un intervento emozionale e di idee. «Sono stato travolto in questi giorni da un entusiasmo sorprendente – ha esordito Cassì – vedo intorno a me sguardi intrisi di aspettative, speranze e fiducia, e rivivo l’emozione di 20 anni fa esatti, era proprio il maggio del ’98, quanto tutti mi chiedevano da capitano della Virtus la promozione in serie A. Quello fu un risultato storico per Ragusa. La sfida di oggi è ovviamente più grande e riguarda le sorti della città, ma se tanto mi dà tanto…». Applausi e calore hanno accolto il ricordo dei successi sportivi, per poi lasciare il posto alla stima e alla fiducia che la città tributa al professionista Cassì. «Sono stato anche io contagiato – ha continuato Cassì – da sentimenti di sfiducia ed indignazione al cospetto di dinamiche e scelte politiche spesso incomprensibili e contrarie al buon senso ed agli interessi della collettività. La nostra città è rimasta isolata e quasi tagliata fuori dal resto del paese: è giusto che l’indignazione e il desiderio di ribellione prendano il sopravvento sulla indifferenza, che è fuga dalle responsabilità. Il mio progetto – ha proseguito Cassì – ha un marchio propositivo, si ispira alla parola “Sì”: non mi interessa giudicare chi mi ha preceduto, ed intendo anzi partire proprio da quello che di buono è stato fatto dalle precedenti amministrazioni. Ogni questione dovrà essere approfondita e risolta con metodo improntato alla concretezza ed alla managerialità. Ogni scelta sarà disinteressata: sono lontano dalla politica dello scambio dei favori, non mi appartiene e non mi apparterrà mai. Il sindaco deve operare come un padre di famiglia: ascoltare tutti e non lasciare indietro nessuno, specie chi è più debole».
Ampio spazio è stato dedicato naturalmente ai punti del programma: un’attenzione che spazia dalla manutenzione delle strade a quella del verde pubblico, dall’impegno per il lavoro e lo sviluppo economico al sostegno per le associazioni di volontariato. E naturalmente il turismo, l’impresa, la valorizzazione dei centri storici, l’attenzione per la cultura e gli eventi, la sicurezza, lo sport.
Nel progetto della squadra di Cassì, Ragusa può diventare un marchio di qualità da “esportare” sul piano turistico e culturale, per meglio promuovere i prodotti locali. Una città che è ancora uno scrigno di potenzialità da valorizzare.
«La buona amministrazione – ha concluso Cassì – parte da un confronto: io sono pronto ad assumermi una enorme responsabilità, ma chiedo a tutti voi di fare altrettanto, di scuotervi, di essere protagonisti del cambiamento, e quindi, citando il presidente americano Kennedy: non chiedete solo cosa io posso fare per voi, ma cosa ciascuno può fare per questa città».

di Redazione07 Mag 2018 09:05
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